Dallo spettacolo di due settimane fa alla Bombonera, si è passati alla guerra. A poche ore dalla finale di ritorno di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors che era in programma ieri pomeriggio (in Italia era sera inoltrata, ore 19.30 circa) allo stadio Monumental di Buenos Aires, è accaduto di tutto e, purtroppo, stavolta non parliamo di calcio. Gravissimi gli incidenti attorno al principale impianto sportivo della capitale argentina e lungo le strade adiacenti. Ma quanto accaduto è stato ulteriormente aggravato dall'imbarazzante comportamento della Conmebol che ha tentato fino alla fine di far disputare il match, nonostante un vero e proprio agguanto subito dai giocatori del Boca Juniors nel momento in cui sono arrivati in pullman allo stadio.
Ci sono voluti gli ulteriori incidenti per convincere i massimi vertici del calcio continentale sudamericano a rinviare di 24 ore la partita. Dunque si gioca oggi, calcio d'inizio alle 17 locali quando saranno le 21 in Italia e c'è il rischio che si giochi a porte chiuse.
Feriti 6 giocatori del Boca, Pablo Perez in ospedale
La situazione sembrava sotto controllo fino a poche ore dal calcio d'inizio. Tensione alta, ma lo è sempre quando a scendere in campo sono le due squadre più celebri d'Argentina divise da una feroce rivalità stracittadina. Nel momento in cui il pullman che trasportava i giocatori del Boca è giunto allo stadio, una cinquantina di tifosi avversari hanno dato luogo ad un autentico agguato: il mezzo è stato oggetto di una fittissima sassaiola con tanto di vetri spaccati ed il lancio di gas urticante.
Sono stati 6 i giocatori ospiti a riportare lesioni e ferite, condizioni più serie per il capitano 'xeneize' Pablo Perez, finito in ospedale per un problema ad un occhio: gli è stata diagnosticata un'ulcera alla cornea. Costretto alle cure del pronto soccorso anche l'autista del pullman.
Conmebol sconcertante, la rabbia di Tevez
Tra i giocatori feriti anche Carlos Tevez, ma ad ogni modo in queste scarse condizioni di sicurezza e con 6 calciatori che hanno riportato conseguenze nell'assalto al pullman, il Boca Juniors ha chiesto la sospensione della partita. Incredibile l'atteggiamento della Conmebol che ha concesso il rinvio di appena due ore.
Tra i vertici federali ed il Boca è iniziata un'altra guerra, i dirigenti del club hanno ribadito che la loro squadra non sarebbe scesa in campo, nonostante la controparte abbia minacciato addirittura una squalifica dalle competizioni continentali. "Qui non si può giocare, ci state obbligando", urlava Tevez contro i funzionari della Conmebol secondo quanto riportato dalla stampa argentina e ripreso anche dalla Gazzetta dello Sport. Si era giunti al terzo rinvio dell'orario, quando è arrivata la notizia di ciò che stava accadendo fuori dallo stadio. Circa 200 tifosi del River senza biglietto hanno preso d'assalto i cancelli del Monumental e si sono scontrati con la polizia in assetto anti-sommossa: lanci di pietre, bottiglie di vetro e qualunque corpo contundente da parte degli ultras dei Milionarios con gli agenti che hanno risposto sparando proiettili di gomma e gas lacrimogeni.
Decine le persone fermate e trascinate via in manette. L'inferno ha convinto la Conmebol a rinviare la gara di 24 ore e, dunque, si gioca stasera alle 21 italiane (le 17 a Buenos Aires), diretta sempre su Dazn per l'Italia, sperando stavolta di assistere ad una partita di calcio.