In questa prima parte di stagione appena archiviata, la Juventus presenta un ruolino di marcia da record, infatti occupa il primo posto in Serie A con 9 punti vantaggio ed ha chiuso il girone di Champions League da prima classificata. Il merito di questo risultato è da attribuire soprattutto ad una rosa che consente a Massimiliano Allegri di poter contare su due squadre di alto livello.
Alla luce dei risultati, Fabio Paratici, nella sua nuova veste di Chief Football Office, ha dichiarato più volte di voler blindare tutti i giocatori in vista del clou della stagione, quando si dovranno raccogliere i frutti di tutto il lavoro svolto fin qui. L'obiettivo della Juventus 2018-2019 è fare l'en plein di coppe e a tal proposito la dirigenza per non scardinare gli equilibri a gennaio preferirebbe che nessuno lasciasse Torino, Medhi Benatia compreso. Il marocchino non è soddisfatto dello spazio di gioco concessogli dal tecnico livornese, ma essendo la prima riserva dei titolarissimi Bonucci e Chiellini, sono state rifiutate le offerte di Schalke 04, Borussia Dortmund, Arsenal e Milan.
Per fare il punto sulla situazione del difensore, Paratici avrebbe incontrato il suo agente Houssein Kharja e al momento la cessione è congelata. Solo un'offerta irrinunciabile potrebbe convincere la dirigenza a liberare l'ex Bayern Monaco.
La solidità della squadra dipende anche dalle riserve
Non è un mistero che i bianconeri puntino alla Champions League e lo dimostra il fatto che in estate è stato sostenuto l'esborso di 100 milioni di euro pur di acquistare Cristiano Ronaldo. Il portoghese da solo non può garantire la conquista della coppa dalle grandi orecchie, è necessario mantenere integro l'organico che fin qui ha funzionato. La squadra 'non ha fatto una piega', quando si sono infortunati Khedira ed Emre Can, due titolari del centrocampo, perché gli altri colleghi di reparto sono stati in grado di sostituirli brillantemente.
Così in difesa, dove non si è sentita la mancanza di Cancelo e Barzagli. Le uniche due sconfitte subite in Champions League contro il Manchester United e lo Young Boys, sono frutto di errori del collettivo e non dei singoli innesti. L'unico giocatore che potrebbe essere ceduto senza alterare l'alchimia raggiunta, sarebbe Moise Kean, il quale ha giocato pochissimo. Paratici però terrebbe volentieri anche lui soprattutto per fargli apprendere il mestiere da Cristiano Ronaldo.