Come ogni lunedì il giornalista di SportItalia Michele Criscitiello analizza la giornata di Serie A appena trascorsa sul suo editoriale per il sito Tuttomercatoweb. Tanti gli argomenti toccati dal direttore della nota emittente televisiva, e ovviamente non è mancato un importante riferimento al match fra Juventus e Sassuolo. Il giornalista ha messo a confronto le due panchine, ovvero Sarri contro De Zerbi, due allenatori che hanno venti anni di differenza. Confermando la sua stima per il tecnico bianconero, Criscitiello ha mosso una pesante critica all'allenatore bianconero sottolineando come: 'Dybala in panchina, in questo momento, è un'offesa al calcio'.

Questo perché, non è semplice togliere Cristiano Ronaldo dai titolari nonostante stia passando un momento di forma non di certo ideale, come anche confermato nel post partita da Maurizio Sarri. Certo, per il giornalista, tenere fuori il portoghese aprirebbe un'interrogazione parlamentare che in questo momento non aiuterebbe la Juventus. Su De Zerbi invece Criscitiello si è espresso in maniera importante, sottolineando tutte le sue qualità e se a 40 anni è riuscito a confermarsi per tre stagioni consecutive in Serie A significa che è un allenatore davvero bravo. Nonostante le assenze pesanti (su tutte quelle di Defrel e Berardi), la squadra emiliana ha promosso calcio e probabilmente se non ci fosse stato l'errore difensivo di Romagna, il Sassuolo poteva strappare anche una vittoria all' 'Allianz Stadium'.

'Dybala in panchina, in questo momento, è un'offesa al calcio'

Altra dichiarazione che spicca nell'editoriale di Criscitiello è quello riguardante il fatto che la Juventus "rischia di giocare con il fuoco".

Il fuoco è rappresentato da Antonio Conte, che sta dimostrando di lavorare in maniera importante anche all'Inter mentre Marotta rappresenta il pompiere che prova a spegnere gli entusiasmi eccessivi dell'ambiente interista. Secondo Criscitiello, è stato un errore importante quello della Juventus lasciare andare via l'attuale amministratore delegato dell'Inter, non tanto perché le strade potevano separarsi, ma per il fatto che la società bianconera avrebbe dovuto mettere un vincolo a Marotta di non potersi trasferire alla rivale per l'eccellenza prima dei tre anni.

Come scritto da Criscitiello, "è un capolavoro Italia e Francia la fusione fra le due case automobilistiche ma il capo di FCA non può lasciare e andare in Audi (Marotta), due mesi dopo".

Infine il giornalista ha voluto criticare alcuni presidenti, su tutti Cellino e Preziosi, che spesso cambiano allenatori senza criterio, causando non pochi problemi alle proprie squadre. Il ritorno di Corini a Brescia al posto di Grosso testimonia questo, così come Criscitiello ha espresso dubbi sul fatto che Preziosi abbia affidato la panchina a Thiago Motta al posto di Andreazzoli.