Nella giornata di sabato 11 luglio è uscita in edicola l'intervista di Sportweek dedicata a Zlatan Ibrahimovic. Tanti gli argomenti affrontati dalla punta attualmente al Milan, fra cui anche i suoi anni alla Juventus. Lo svedese ha raccontato come la rigidità e la voglia di vincere respirata a Torino gli è servita moltissimo nei suoi anni in bianconero. Ha poi svelato qualche aneddoto interessante sugli allenamenti alla Juventus, quando si ritrovava a confrontarsi con giocatori come Thuram, Cannavaro e Del Piero. Ibrahimovic si è poi soffermato su un episodio che lo vide protagonista con l'ex amministratore delegato della Juventus Luciano Moggi.

Ha infatti dichiarato: "Ci allenammo al Sisport, vicino al vecchio stadio Comunale. C'erano due campi, ma le docce otturate". Fuori c'era Moggi al quale lo svedese disse: "Non è normale avere queste docce, siamo la Juventus". E l'ex dirigente bianconero gli rispose: "Ricordati che non sei qua per stare bene, sei qua per vincere". E proprio questa frase, lo svedese l'ha portata sempre con sé negli anni, ponendo sempre come obiettivo la vittoria.

Ibrahimovic e gli allenamenti alla Juventus

L'attuale punta del Milan ha raccontato anche gli anni in cui arrivò alla Juventus, dove si presentò da perfetto sconosciuto rispetto ai campioni già presenti nella rosa bianconera. Nelle sue precedenti esperienze professionali (prima al Malmoe e poi all'Ajax) lo svedese era la star mentre alla Juventus era uno dei tanti.

Ciò che colpì in particolar modo lo svedese erano gli allenamenti. Ibrahimovic ha infatti raccontato un episodio su un intervento pesante di Thuram su Del Piero, vera e propria star alla Juventus. Proprio quella scena gli fece capire che le vittorie nascevano dagli allenamenti. Lo svedese ha infatti dichiarato: "Le sessioni erano dure, dure, dure".

Lo svedese poi si è voluto soffermato anche sull'approccio che ebbe con mister Capello.

Ibrahimovic e l'approccio alla Juventus con Fabio Capello

Hanno suscitato curiosità anche le parole che Zlatan Ibrahimovic ha dedicato al suo ex mister Fabio Capello. Sul tecnico friulano ha dichiarato: "Mi presentai in spogliatoio dicendo buongiorno al mister ma lui non rispose, rimase a leggere la Gazzetta per venti minuti e poi uscì".

L'obiettivo dello svedese era dimostrare rispetto nei confronti dell'allenatore della Juventus e di un'icona del calcio italiano e mondiale. Ibrahimovic ha poi aggiunto: "Alla fine mi disse di non chiedere il rispetto ma di prenderselo ed io lo presi". Lo svedese giocò due stagioni alla Juventus, dal 2004 al 2006, anni in cui i bianconeri vinsero due scudetti, poi revocati dalla Giustizia sportiva per la sentenza Calciopoli.