Entusiasmo e ringiovanimento: sono le due parole chiave menzionate da Andrea Agnelli dopo l’eliminazione dalla Champions. La nuova Juventus dovrà scatenare l’entusiasmo che si era perso, ma dovrà anche rifarsi il trucco per apparire meno anziana. Due concetti che potrebbero apparire contrastanti, visto che nel calcio l’entusiasmo viene generalmente abbinato ai grandi nomi. Ma quest’anno, complice la crisi Covid, sarà difficile mettere le mani su giocatori di prima fascia a prezzo di saldo e i nomi dei giovani, seppure dal grande avvenire, non possono di certo generare entusiasmo.

La missione inglese di Paratici

Il direttore sportivo bianconero Fabio Paratici è volato in Inghilterra: taccuino pieno e tanta speranza di piazzare gli esuberi. Soprattutto in difesa dove attualmente agli ordini di Pirlo ci sono 11 giocatori: Cuadrado, Danilo, De Sciglio, Alex Sandro, Bonucci, Demiral, de Ligt, Chiellini, Romero, Pellegrini e Rugani. Tanti, troppi: cedere per fare spazio e per alleggerire il bilancio, parola d’ordine del mercato bianconero. Voci parlano di un interesse del Fulham per De Sciglio e Rugani, da sempre anche nel mirino dell’Arsenal. Ma il nome caldo da questo punto di vista potrebbe essere quello di Alex Sandro: reduce da una stagione deludente, il terzino brasiliano, tra stipendio e quota di ammortamento, pesa ancora per circa 8 milioni sul bilancio della società e sembra che il Manchester United sia interessato.

Il nodo centrocampo

Per la Juventus è inoltre necessario cambiare qualcosa in mezzo al campo. Bernardeschi, Ramsey e Rabiot (tolto l’ultimo mese) non hanno mai convinto, il colpo a parametro zero Emre Can è stato rispedito incomprensibilmente indietro. Matuidi è stato un onesto gregario ma pur sempre un gregario, di Khedira si sono perse le tracce.

L’unico che piace è Bentancur, un po’ poco. Presi Arthur e Kulusevski, è proprio qui che i tifosi si aspettano il colpo che possa scatenare l’entusiasmo sopito. Isco, Kroos, Rakitic e Pogba per ora sono soltanto sogni, non trattative ed è tremendamente realistico pensare che restino tali.

L’attacco tra incubi e realtà

Superfluo dire che una cessione di Cristiano Ronaldo consentirebbe al bilancio bianconero di prendere una robusta boccata d’aria.

Senza nemmeno inoltrarsi nella discussione dell’enorme buco tecnico che comporterebbe il suo addio, va detto che il portoghese pesa attualmente sul bilancio per circa 60 milioni. Dovrebbe dunque essere ceduto a una cifra non minore e soprattutto a una squadra competitiva (dunque niente Arabia Saudita o Mls) e in grado di garantirgli almeno 30 milioni l’anno. Esiste? Ne dubitiamo allo stato attuale. Sarebbe molto più facile cedere invece Paulo Dybala, anche se meno remunerativo per la società. Ma Dybala è (o dovrebbe essere) il giocatore su cui costruire la Juventus del domani, futuro capitano e simbolo. E proprio per questo motivo si sta trattando l’adeguamento: la cifra richiesta si aggira sui 13-14 milioni annui ed è lecito immaginare che la trattativa non sarà breve.

Capitolo Higuain: l’argentino vuole aspettare di parlare con Pirlo e capire quali siano le idee del tecnico per lui, dopodiché si prenderà una decisione. Infine il "desaparecido" Douglas Costa: per lui ci sono stati dei sondaggi del Manchester United, ma non ancora offerte ufficiali.