Messo a segno già da diverse settimane il colpo Hakimi per 40 milioni di euro e riscattato Sensi dal Sassuolo per circa 25 milioni, il mercato dell'Inter pare stia procedendo senza particolari acuti. D'altronde Marotta e Ausilio starebbero seguendo le indicazioni dei proprietari cinesi del Gruppo Suning che, in merito alle difficoltà finanziarie legate all'emergenza coronavirus, avrebbero chiesto ai dirigenti di autofinanziare la campagna acquisti, investendo di fatto il denaro incassato dalle cessioni. Dunque, in mancanza di uscite di rilievo in grado di rimpinguare le casse nerazzurre, si sarebbe deciso di procedere con delle operazioni low-cost.
Non a caso, in questi giorni in Viale della Liberazione si starebbe lavorando soprattutto su due trattative poco dispendiose, ossia quelle per Arturo Vidal e Matteo Darmian.
Il nome di Vidal non è di certo una novità in casa Inter. Antonio Conte fin dallo scorso anno (quando è diventato allenatore della squadra milanese) ha fatto alla società il nome del cileno per assicurare un salto di qualità al centrocampo nerazzurro soprattutto in termini di personalità e mentalità vincente. Dopo due assalti falliti nel precedente Calciomercato estivo e durante quello di gennaio, ora potrebbe essere la volta buona. Il 33enne sudamericano infatti non rientra più nei progetti del Barcellona (squadra proprietaria del cartellino) e in questi giorni sta cercando una soluzione per interrompere il suo rapporto con i catalani.
Com'è già accaduto con Rakitic, il Barça avrebbe garantito a Vidal la cosiddetta "carta de libertad", ovvero la piena libertà di trovarsi una nuova sistemazione. Nel frattempo, il club continuerebbe a versargli lo stipendio, ma il calciatore dovrebbe impegnarsi a rinunciarvi del tutto una volta trovata un'altra squadra. In altre parole, non ci sarebbe alcuna buonuscita né indennizzo.
Proprio questo sarebbe il punto sul quale starebbero proseguendo i colloqui tra i dirigenti catalani e Fernando Felicevich, procuratore dell'ex Bayern Monaco. Il giocatore infatti non vorrebbe rinunciare totalmente ai profitti relativi ad un altro anno di contratto (quello attualmente in essere con il Barça scadrà nel giugno del 2021).
Ad ogni modo sembrerebbe che il centrocampista cileno stia ormai scalpitando per riabbracciare Antonio Conte (stavolta non alla Juventus ma all'Inter) e lunedì 7 settembre vorrebbe essere già a Milano per prendere parte al raduno della formazione nerazzurra.
Darmian: Inter e Parma avrebbero trovato l'accordo sulla base di 5 milioni
Matteo Darmian ha qualcosa in comune con Arturo Vidal: come il cileno, infatti, è già da tempo nel mirino dell'Inter che però non è riuscita mai a trovare la "strada maestra" per portarlo a Milano. Questa volta però le cose potrebbero andare a buon fine. Il club milanese infatti avrebbe raggiunto un'intesa di massima con il Parma sulla base di 5 milioni di euro per l'acquisto dell'esterno lombardo.
Nonostante si tratti di una somma contenuta, Beppe Marotta vorrebbe comunque sfoltire un po' la rosa prima di mettere nero su bianco l'acquisizione del cartellino dell'ex Manchester United.
Antonio Conte avrebbe dato già il suo benestare alla trattativa per Darmian. Il terzino 30enne è infatti un giocatore duttile che sa adattarsi bene sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Inoltre ormai è un calciatore esperto, avendo accumulato finora 320 gettoni di presenza tra i professionisti, senza dimenticare le 7 in Champions League e 22 in Europa League. Infine non bisogna trascurare che l'allenatore dell'Inter conosce bene Darmian per averlo avuto con sé ai tempi della Nazionale italiana quando, tra le altre cose, l'esterno di Legnano ha sfoderato le sue migliori prestazioni in azzurro.
L'eventuale acquisto di Matteo Darmian andrebbe a fare il paio con quello già definito di Kolarov, per il quale l'Inter ha versato 1,5 milioni di euro alla Roma. Esterno over 30 (saranno 35 primavere a novembre), esperto e abituato a vincere (sia con la Lazio che con il Manchester City) il serbo è un altro esempio del mercato low-cost interista in attesa che dalle cessioni possa arrivare il denaro per andare a caccia di qualche nome altisonante come Kanté.