Il pagamento delle quote fideiussorie, atteso per martedi 13 ottobre, non è avvenuto. Si prospetta quindi per la società una sicura penalizzazione in punti, che si aggraverà ulteriormente se il pagamento tarderà ancora ad arrivare. Sembrava che Banca Cerea avesse garantito che nella giornata di ieri sarebbe stata inviata la fideiussione in Lega, ma ad oggi ancora non risulta alcun versamento.

La vicenda è ancora complessa

Le giornate caotiche che sta vivendo la società, e con lei i tifosi amaranto, appaiono comunque ancora lunghe. Le voci si susseguono continuamente, tra le quali quella, priva del tutto di fondamento documentabile, di un interessamento da parte del presidente della Sampdoria Ferrero a rilevare la parte delle quote societarie di minoranza.

Di certo e sicuro non c'è ancora niente, ma uno spiraglio potrebbe essere quello di un nuovo dialogo tra Navarra e gli azionisti di Banca Cerea, in attesa di sviluppi futuri e dell'ingresso del gruppo Carrano nell'organigramma societario.

Intanto alcuni giocatori hanno fatto la valigia

Era inevitabile, in un tale clima di preoccupazione, che i giocatori non ancora tesserati e che per il momento non sono ancora scesi in campo, abbandonassero il centro sportivo di Tirrenia della società amaranto, sede degli allenamenti settimanali del Livorno. Tra i primi a fare le valigie il difensore Andrea Maestrelli e i centrocampisti Rudi Kesa e Andrea Mazzarani, i quali, seppur dispiaciuti, non hanno potuto fare a meno di accettare la situazione dopo aver ricevuto la comunicazione di mancato trasferimento.

Si complica ulteriormente, quindi, la situazione per il tecnico amaranto Alessandro Dal Canto, che doveva fare i conti con una rosa già ridotta ai minimi termini. A meno di miracolose e improbabili svolte, l'allenatore del Livorno sarà infatti costretto a schierare la stessa formazione ogni domenica ed a far scendere in campo i giovani della Primavera.

L'intervento del Sindaco Salvetti

E' Intervenuto sulla vicenda anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, il quale, parlando anche a nome dei tifosi amaranto, in una nota ha sottolineato come in questo particolare momento il bene primario da salvaguardare, sia quello di poter permettere alla squadra di poter scendere in campo e di consentire ai giocatori che indossano la maglia amaranto di onorare al meglio il torneo e la categoria, tenendo sempre alto il nome della città di Livorno.

Ha aggiunto, inoltre, che tutte le polemiche e i dissapori tra i vari azionisti, che in questi giorni hanno creato un clima teso e surreale, non sono, a questo punto, più tollerabili e non sono più accettabili le ore vissute tra fideiussioni non sottoscritte, giocatori da mettere sotto contratto, rischi di penalizzazioni, vendite e passaggi di quote a nuovi soggetti.