Troppo pochi 30 milioni di euro per privarsi di un colosso della difesa come Kalidou Koulibaly. Questo, in sintesi, sarebbe il pensiero del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che avrebbe respinto al mittente un'offerta che Fali Ramadani (procuratore del difensore azzurro) avrebbe presentato al club partenopeo per conto del Manchester United. A questo punto, resta da capire se i Red Devils ripartiranno all'attacco alzando la posta per convincere il patron dei campani a cedere il centrale senegalese.
La strategia del Napoli sul mercato è chiara, e non è troppo differente da quella delle altre squadre della Serie A: è necessario prima far cassa, vendere, per poi effettuare degli investimenti in entrata.
Infatti, nonostante quello azzurro sia uno dei club più virtuosi nella gestione finanziaria, il bilancio di giugno si è chiuso con un passivo che dovrebbe superare di poco i 20 milioni di euro, una perdita dovuta alla crisi economica causata dall'epidemia di coronavirus. Di conseguenza, sia De Laurentiis che l'amministratore delegato Chiavelli hanno già fatto sapere al nuovo allenatore Spalletti che gli acquisti di nuovi calciatori andranno effettuati con i soldi ricavati dalle partenze.
De Laurentiis non svende Koulibaly
Il presunto rifiuto dei 30 milioni di euro offerti dal Manchester United per Koulibaly lascia comunque intendere quali siano le intenzioni di De Laurentiis: il difensore senegalese non verrà svenduto, ma partirà solo se arriveranno offerte congrue al suo valore tecnico e di mercato.
Lo stesso discorso vale per tutti gli altri elementi dell'organico, Fabian Ruiz compreso.
C'è da sottolineare che, se il patron del Napoli avesse accettato la somma presumibilmente messa sul piatto per il numero 26 azzurro, avrebbe sgravato il bilancio della sua società di circa 55 milioni. Infatti, oltre alla cifra che avrebbe incassato per la partenza dell'ex Genk, avrebbe risparmiato anche sull'ingaggio da sei milioni netti per i prossimi due anni (il contratto è in scadenza nel giugno del 2023).
Quest'eventualità, però, sembra non aver cambiato le intenzioni del proprietario del club partenopeo.
De Laurentiis, infatti, in questo modo avrebbe fatto capire al Manchester United e a tutte le altre società che quella del Napoli è una bottega cara e che non ci sono 'saldi di stagione' per nessuno. L'unico problema è quello relativo alle motivazioni dei calciatori: restando su Koulibaly, ormai è già da un paio d'anni che il difensore 30enne sembra sul punto di svestire la maglia azzurra, poi però vengono a mancare acquirenti in grado di mettere sul piatto la somma richiesta dalla società campana.
Questa situazione rischia di distrarre il calciatore e di demotivarlo nella sua esperienza col Napoli e, non a caso, soprattutto all'inizio della scorsa stagione aveva accusato qualche battuta a vuoto, salvo poi riprendersi nel girone di ritorno. Il tecnico Spalletti ovviamente vorrebbe tenerlo con sé al Napoli, e chissà che il neo-allenatore azzurro non sia in grado di toccare le corde giuste per far sì che Koulibaly metta da parte le solite sirene di mercato, concentrandosi più che mai sull'obiettivo di raggiungere traguardi importanti con la squadra partenopea di cui ormai è un pilastro dal 2014.