DAZN ha pubblicato il nuovo piano di abbonamenti per la visione del prossimo campionato di Serie A 2022/23. Diverse le opzioni disponibili per i clienti.

Secondo le prossime condizioni di utilizzo, con il piano Standard l'abbonamento potrà essere condiviso nel gruppo familiare o domestico tramite la medesima rete internet, mentre con il Plus è consentita la visione anche da luoghi differenti.

DAZN, il nuovo piano abbonamenti si dividerà in Standard e Plus

Per un campionato che finisce, un altro ne inizia e cosi anche le piattaforme televisive che trasmettono le partite di Serie A si rinnovano, con offerte e prezzi sempre nuovi.

Dazn, che per l'annata calcistica 2021/2022 ha avuto il predominio delle gare, con sette match in esclusiva e tre in contemporanea con Sky, ha rilasciato una nota ufficiale con i prezzi che andranno a comporre il listino offerte per il campionato 2022/2023. Ci saranno principalmente due tipologie di abbonamenti ai quali potersi sottoscrivere, quello Standard e quello Plus. Il costerà 29,99 euro mensili e permetterà di registrare l'app Dazn fino a due dispositivi provenienti dalla stessa rete internet. Si potrà utilizzare DAZN anche con il servizio mobilità, a patto che non ci siano altri profili connessi in quel momento. Per quello che concerne invece l'account Plus, costerà 39,99 euro mensili e permetterà la registrazione un massimo di sei dispositivi all'app DAZN Gli eventi potranno essere visionati in contemporanea sui due dispositivi, anche se non connessi alla medesima linea internet.

Rispetto al piano tariffario proposto lo scorso anno da DAZN, i vecchi abbonati subiranno dunque un aumento che andrà dai 10 ai 20 euro al mese.

DAZN aumenta il prezzo del tariffario tra le polemiche dei social

I dirigenti di DAZN avevano già fatto intuire, nel corso del precedente campionato, che qualcosa nel tariffario sarebbe cambiato.

Troppi abbonati, secondo la società della piattaforma digitale, usavano condividere le utenze, dimezzando cosi le entrate e di conseguenza gli introiti. Questo aveva persino dato vita a un conflitto tra DAZN e Tim, colosso che si è unito al portale streaming per una collaborazione che non era apparsa cosi remunerativa per la compagnia telefonica.

Il rincaro dei prezzi, dunque, sembrava non poter essere evitabile, tuttavia gli abbonati alla piattaforma online si sono riversati sui social, dando vita a un hashtag primo in tendenza e a commenti denigratori. Oltre all'aumento del prezzo, molti utenti hanno concentrato la loro critica sulla scarsa proposta di eventi garantita da DAZN, mentre altri si sono focalizzati sui problemi di buffering di cui la piattaforma ha sofferto per l'intera annata. Diversi abbonati hanno persino fotografato il momento della disdetta al servizio online, alimentando polemiche che i dirigenti della piattaforma streaming dovranno spegnere al più presto.