Nella giornata di oggi diversi personaggi del mondo calcistico hanno rilasciato dichiarazioni interessanti. L'allenatore della Roma José Mourinho ha commentato la propria crescita a livello tattico, mentre l'ex tecnico Fabio Capello ha parlato delle aspirazioni juventine per il futuro.

Infine Giuseppe Marotta ha analizzato il nuovo calendario stilato per la prossima Serie A 2022/23.

José Mourinho e la sua crescita tattica: 'Se vuoi rimanere nel calcio a 60 anni devi evolverti'

José Mourihno è tornato a parlare pubblicamente, rilasciando un'intervista a Sky Sport UK, commentando la sua evoluzione tattica.

In particolare lo Special One ha detto: "Sono stato capace a 60 anni di evolvermi ed avere successo? È la natura di chi vuole rimanere nel calcio per molti anni. Se non sei innamorato del calcio e hai raggiunto tutto quello che c’è da raggiungere nel calcio, smetti e ti godi le tue medaglie. Ma se ami il calcio, non vuoi smettere. Ti senti fresco, ti senti giovane e questa sensazione dura fino ai tuoi ultimi giorni".

Fabio Capello sulla Juventus: 'I bianconeri vogliono tornare a vincere, Dybala? la sua qualità non discute'

Sempre nelle scorse ore Fabio Capello ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera e tra i tanti argomenti toccati dall'ex allenatore di San Canzian d'Isonzo, c'è stata la Juventus, sua ex squadra.

Il tecnico classe '46 ha parlato delle ambizioni bianconere affermando: "Juve confusa? A me non pare. La Juve ha le idee chiare: vuole tornare a vincere, ha puntato giocatori di qualità e Pogba fa la differenza in difesa e in attacco. Dopo una stagione e mezza non al suo livello, dipende se vuole dimostrare di essere il giocatore che ammiravamo".

Beppe Marotta sui calendari di Serie A: 'Il prossimo sarà un campionato inedito, gli addetti al lavoro ne dovranno tener conto'

In occasione del sorteggio dei calendari della prossima Serie A 2022/2023 Beppe Marotta è intervenuto programma 'Tempi Supplementari', in onda su Rai Radio1 Sport.

L'amministratore delegato dei nerazzurri ha detto in proposito: "È un campionato inedito, mai nella storia del calcio italiano avevamo assistito a un campionato così particolare e condizionato da questo primo periodo in cui entro il 13 novembre si giocano 15 partite di campionato, a cui vanno aggiunte quelle della Champions. È evidente che gli addetti ai lavori devono tener conto di questa anomalia".