La Juventus è attesa da settimane importanti da qui alla pausa mondiale. La sconfitta contro Milan e Maccabi Haifa ha incrementato il malcontento di tifosi e società che si aspettano una pronta risposta dalla squadra nelle partite in cui sarà impegnata. A parlare del momento della Juventus Franco Leonetti in un'intervista in esclusiva realizzata da Blasting News. Il giornalista sportivo esperto in particolar modo di Juventus si è soffermato sulla situazione della società bianconera.
Siamo reduci da due match sicuramente molto discussi dal punto di vista tecnico, quelli contro il Milan e il Maccabi Haifa.
A proposito di campionato la Juventus è all'ottavo posto in classifica a meno di dieci punti dal Napoli primo. Probabile anche l’uscita anticipata dalla Champions. Come si spiega questo inizio di stagione da parte della Juventus?
E difficile spiegare quello che purtroppo stiamo vedendo. Tutti pensavamo insomma che, anche alla luce del mercato fatto, potesse migliorare rispetto all'anno scorso. Invece va detto che a me non piace parlare di attenuanti, però è chiaro che i due giocatori che erano stati acquistati per migliorare la qualità, penso di Maria che si è visto poco, pochissimo, Pogba invece non c'è mai stato, non sono riusciti a dare il loro apporto a causa di problemi fisici.
I numeri sono impietosi perché in 13 partite la Juve ha totalizzato quattro vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte.
Continuiamo a vedere una Juve che ha dei problemi che in questo momento Allegri dovrebbe risolvere. Guai però a togliere le responsabilità alle altre componenti, ovvero ai giocatori, allo staff tecnico e alla società. La Juventus in nove gare in campionato ha totalizzato 13 punti, che non sono neanche il 50%.
'Atteggiamento sbagliato, mancanza di DNA Juventus e poca combattività'
Quali sono i motivi di queste problematiche?
Abbiamo visto un atteggiamento sbagliato in tante gare, manca il DNA Juventus e c’è poca combattività. Il gioco oggettivamente latita, sta portando i bianconeri in una situazione che sinceramente è diventata molto preoccupante e di difficile soluzione.
Come analizzerebbe il match contro il Milan?
L’ho voluto definire in tre fotografie, che poi spiegano anche l’andamento della Juventus in questo inizio di stagione. Il primo episodio è quello di Alex Sandro, incapace di fare un passo in avanti per mettere fuori gioco Tomori nel gol del 1 a 0 del Milan. Questo significa essere poco focalizzato. L’altra è l'unica azione da gol importante del primo tempo con Cuadrado nel primo tempo, dove il colombiano tira in porta ma le immagini ci dicono chiaramente che la Juventus ha cinque giocatori in area contro tre rossoneri. Un pochino più di acume, di lucidità avrebbe consentito a Cuadrado di non tirare in porta. Terzo episodio, la terza istantanea credo che sia ulteriormente significativa, cosa che era già successo altre volte nel corso della stagione.
Il passaggio in orizzontale di Vlahovic che ha iniziato il contropiede di Brahim Diaz, finito con il gol dello spagnolo. È un errore di concetto. Poi, non capisco l'atteggiamento di Bonucci che non cerca di fermare Brahim Diaz anche a costo di prendere un cartellino giallo. E’ fermo come una statua e lì arriva poi il gol che chiude la partita. Questo dimostra che alcuni giocatori della Juventus hanno poca lucidità.
E’ evidente che Allegri abbia la sua responsabilità ma come si spiegano le prestazioni individuali di alcuni giocatori come Locatelli, Cuadrado...
E’ un atteggiamento doloroso da notare. Anche perché una squadra per certi versi involuta, slegata. Ricordo che la Juve non vince uno scontro diretto da tantissimo tempo e non è un aspetto casuale.
Io credo che sia dovuto a più fatti, ma uno sicuramente conclamato che noi possiamo osservare sul campo. Non siamo alla Continassa, non possiamo sapere con esattezza, però quello che vediamo sul campo è sicuramente una squadra non in forma. Ci sono giocatori che sono ben al di sotto, molto al di sotto del loro standard naturale. Penso Locatelli, che l'anno scorso iniziò molto bene. Evidente che Locatelli non abbia delle condizioni fisiche atletiche ideali perché non ha ancora disputato una partita decente. Speriamo che si riprenda Cuadrado, è un giocatore che in molti indicano sul viale del tramonto. Io mi auguro che non sia così perché il colombiano è molto importante, però le prestazioni fino ad ora sono state deludenti.
Vale anche per gli altri giocatori, siamo quasi a metà ottobre, non è mai stata in forma e quindi, a parer mio non va sicuramente messo in preventivo un fatto anche atletico.
Seguo il calcio da parecchio tempo e mai era accaduto nella Juventus, ma in generale in top club come la Juve, uno sconvolgimento di alcuni aspetti. E mi riferisco al fatto che a luglio viene assunto Giovanni Andreini, l'ex preparatore di Donadoni, sia in Nazionale sia in alcuni società e le sue mansioni sono quelle di supervisionare varie aree. Dopo la sconfitta di Monza la Juventus fondamentalmente lo promuove a preparatore atletico nello staff di Allegri, in ruolo molto più decisionale e attivo. Questo cosa significa?
Sicuramente in estate qualcosa nella preparazione fisica è stato sbagliato, perché altrimenti non hai bisogno di dare delle nuove mansioni assolutamente operative a un supervisore e questo dimostra che in questa stagione, già in estate, in sede di preparazione, qualcosa di importante è stato sbagliato. Speriamo che si riesca a invertire la rotta, ma oggettivamente i segnali non sono positivi. Qui però sta ovviamente allo staff tecnico di Allegri cercare di invertire la rotta. Speriamo anche abbastanza in fretta.
'Allegri è stato scelto dalla società, è stato pagato sette milioni più due di bonus, mi auguro possa far svoltare la Juve'
E a proposito, secondo Lei, Allegri è in grado di far svoltare questa Juventus?
E’ stato scelto dalla società, un allenatore pagato sette milioni di euro più due di bonus. Io mi auguro per il bene della Juventus che riesca in questa impresa. Non è facile, tutt'altro. Io credo che insomma alla Juventus ci siano persone che capiscono di calcio e sanno cosa fare. Certo che nel calcio contano i risultati. Perché un allenatore diventa bravissimo quando porta poi a casa i risultati eccellenti e al momento è lecito porsi delle domande in attesa di avere delle risposte che solo il campo può dare.
Cosa pensa di un eventuale esonero di Allegri e dell’ingaggio di un traghettatore?
Significa ovviamente un fallimento del progetto. Un fallimento di questo progetto sarebbe molto deleterio.
Non dimentichiamoci che in estate è stato fatto un mercato su indicazione dell'allenatore. L'eventuale nuovo allenatore traghettatore deve essere un nome forte. Dovrebbe prendere in mano una squadra non disegnata e non costruita da lui. Il che è un rischio. Chiaro è che se Allegri non raggiungerà i risultati, qualcosa bisognerà fare bene da parte della società. Come traghettatore potrebbe esserci eventualmente una promozione interna. Molti vorrebbero Montero, ma io ricordo che è uno che non ha mai allenato in serie B. Queste sono delle problematiche. Secondo me deve andare su un nome importante, due disponibili sono Zidane e Tuchel, che potrebbero anche essere ideali. Non so però quanto un grande allenatore possa decidere eventualmente di mettersi in gioco per poi ripartire da giugno con un nuovo progetto.
'La rosa della Juventus è fra le prime tre in campionato'
In una recente intervista Maifredi parlava della Juventus come una squadra che non è una famiglia. Non c'è amicizia, cosa che c’è nel Milan. Qual è la sua considerazione?
Rimango molto perplesso delle parole di Maifredi, anche perché non mi sembra abbia mai allenato delle grandi squadre. Per me non è così importante il fatto che i giocatori debbano essere necessariamente una famiglia. Ti faccio un esempio, ho parlato con tanti ex giocatori della Juventus degli anni 70. Mi hanno detto che nello spogliatoio c’erano dei clan, non si andava tutti d’accordo però quando si giocava si era tutti uniti nel nome della Juventus. Secondo me nel calcio moderno l’amicizia fra compagni di squadra ha meno rilevanza rispetto al passato anche se rispetto in toto quella che può essere l'opinione di Maifredi.
Per quanto riguarda il Milan quello che posso dire è che è una squadra che gioca con quello spirito di gruppo che è quello che non abbiamo noi.
Da una parte ci sono alcuni addetti ai lavori e considerano la Juventus come la più forte del campionato come rosa, altri invece la reputano inferiore ad Inter Milan, Napoli. In un'ipotetica classifica della qualità tecnica delle rose, lei dove la collocherebbe?
La colloco in alto se consideriamo il livello tecnico della rosa. Non so se è la migliore anche perché dobbiamo vedere ancora i giocatori importanti come Pogba e Chiesa. Secondo me la rosa è fra le prime tre. Ecco perché il tifoso juventino in questo momento è profondamente deluso e arrabbiato.
Questa non è una squadra così scarsa come qualcuno vorrebbe farla passare. Un altro discorso è mettere tutti i giocatori nel calderone e riuscire a ricavarne fame e spirito che li tenga insieme che li faccia lottare per arrivare all’obiettivo. Di Maria, Pogba, Chiesa, Vlahovic, Szcesny, Perin, Cuadrado, Bremer, Vlahovic, sono tutti giocatori che sono bravi ma che alcuni di questi non stanno rendendo come dovrebbero.
Prima ha menzionato Chiesa e Pogba, sa dirmi i tempi di recupero
Da quello che mi è stato detto fra la fine ottobre ed inizio novembre dovrebbero essere disponibili. Di recente Pogba ha ulteriormente caricato anche in previsione mondiali. Speriamo che tutti recuperino nel miglior modo possibile e rientrino senza alcun rischio di infortuni.