Come noto la Juventus è pronta a presentare ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni per cercare di ottenere l'annullamento della sentenza di 15 punti di penalizzazione inflitta dalla Corte d'Appello in merito al caso plusvalenze.

Potrebbero presto esserci delle novità proprio in riferimento ai membri del Collegio: dopo Sandulli infatti altri due membri dell'organo potrebbero decidere di autosospendersi. Entrambi in passato si erano lasciati andare, via social, a dichiarazioni di parte nei confronti della società bianconera.

Vincenzo Cesaro e il sui post su facebook riferito alla Juventus e alla Superlega

Uno dei componenti del Collegio di Garanzia del Coni è Vincenzo Cesaro, che in passato sul suo profilo facebook aveva criticato in maniera decisa la Juventus per il progetto Superlega. Come scrive Tuttosport, in un post risalente al 20 aprile 2021 il giudice aveva dichiarato che il progetto Superlega rappresenta una pagina squallida della storia degli Agnelli nel nostro Paese. Secondo Cesaro, lo Stato italiano negli anni avrebbe sostenuto la Famiglia proprietaria della Juventus con ammortizzatori sociali, politiche protezionistiche e finanziamenti a fondo perduto. Lo stesso giudice definì Cristiano Ronaldo un 'bimbo minkia', criticando la scelta della Juventus di acquistare il portoghese nel 2018.

Piergiorgio Maffezzoli e il suo supporto all'Inter

Come scrive Tuttosport, un altro membro della Prima Sezione del Collegio di Garanzia del Coni è Piergiorgio Maffezzoli. Quello che risalta maggiormente dell'attività social del giudice è un post risalente a dicembre 2015 che invitava gli utenti a commentare in maniera offensiva la società bianconera.

Oltre a questo Maffezzoli è iscritto ed è fondatore dell'Inter Club Firenze 'A Giacinto'. Il tifo sportivo in ogni caso non rappresenta secondo l'ordinamento giuridico italiano in alcun modo un impedimento.

Le dichiarazioni di Sandulli sulla Juventus e l'autosospensione

Si è già autosospeso dal Collegio di Garanzia del Coni Piero Sandulli, che in un'intervista a Tuttosport aveva spiegato i motivi a sua detta della penalizzazione di 15 punti decisa dalla Corte Federale d'Appello nei confronti della Juventus.

Secondo il membro del Collegio di Garanzia la sanzione sarebbe stata giustificata dal fatto che la società bianconera, a differenza delle altre, sia quotata in borsa con tutte le conseguenze che la cosa comporta.