La Juventus sta vivendo un momento non facile dal punto di vista giudiziario con il caso plusvalenze che continua ad essere l'argomento principale di giornali sportivi e non. A fine maggio si assisterà invece agli sviluppi legati all'altro filone d'indagine, quello sulla manovra stipendi, che potrebbe portare ad ulteriori sanzioni. Una contingenza questa che si sta ovviamente ripercuotendo anche in campionato, considerando i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d'Appello, e che potrebbe coinvolgere anche altri attori interessati.

Tra questi anche alcuni piccoli azionisti del club che come scrive Calciomercato.com starebbero preparando una class action finalizzata a proporsi come “persone offese e danneggiate”. Nell'elenco stilato dal Pm al momento rientrerebbero in tutto 14 individui.

Piccoli azionisti starebbero allestendo un'azione legale contro il club

Nei faldoni dell'inchiesta Prisma che vede imputata la Juventus e i suoi dirigenti è dunque inserito un fascicolo dedicato agli azionisti che avrebbero presentato istanza per costituirsi come parte offesa e danneggiata per via delle condotte dell'ex dirigenza bianconera. Il codice di giustizia penale, infatti, prevede che, durante la fase delle indagini, le persone fisiche e non che ritengono di aver subito un danno da un ipotetico reato, possano chiedere ai Pm di essere aggiornati sugli sviluppi dell’inchiesta.

Al momento si tratterebbe di 14 individui tra cui un finanziere, un’imprenditrice, un paio di studenti e dei pensionati. Oltre a loro i pm hanno iscritto in automatico nel registro delle “persone offese o danneggiate” la Direzione Regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate e la Consob rispettivamente per la presunta frode fiscale e per le false comunicazioni al mercato.

Tutti reati ovviamente che andranno accertati in sede di processo.

Il caso plusvalenze

Se in merito alla manovra stipendi non è ancora chiaro se arriveranno o meno dei deferimenti - a gennaio la Procura sportiva ha richiesto infatti 40 giorni di tempo ulteriori per trarre le proprie conclusioni, più di uno spiffero al riguardo suggerirebbe come il club starebbe prendendo in considerazione anche l'ipotesi patteggiamento -, per quanto concerne il filone plusvalenze l'ter processuale sta procedendo.

Il club è infatti pronto a presentare ricorso contro la sentenza di 15 punti stabilita dalla Corte Federale d'Appello rivolgendosi al Collegio di Garanzia del Coni.

La società ha ancora a disposizione una quindicina di giorni, dopo di che verrà fissata l'udienza: la speranza è vedersi annullata la sentenza o quanto meno assistere ad una ricalibrazione della stessa, scenario che potrebbe concretizzarsi qualora il Collegio individui dei riferimenti normativi che la Corte d'Appello non ha tenuto in debito conto rimettendo nuovamente la sentenza - con promessa di ricalibrarla - allo stesso organo FIGC.