Ieri sera la Juventus ha firmato il quarto sigillo consecutivo in Serie A battendo il Torino, ma se sul campo la squadra continua a macinare vittorie fuori il club prosegue le proprie battaglie. Sia quelle giudiziarie (ieri sera è stato depositato il ricorso al Coni contro la sentenza emessa sul caso plusvalenze dalla Corte Federale d'Appello), sia quelle legate al progetto Superlega che l'ex Presidente Andrea Agnelli promuove da anni insieme ai presidenti del Barcellona Laporta e del Real Madrid Florentino Perez.

Nelle scorse ore l'ex dirigente bianconero è tornato ad esprimersi sull'argomento parlando di monopolio Uefa e Fifa e del fatto che il nuovo progetto Superlega avrebbe l'obiettivo di aiutare tutte le società europee ad introitare di più in un momento economico molto complesso: al riguardo si è espresso anche il The Telegraph, che in un editoriale ha utilizzato parole piuttosto pesanti sostenendo come Agnelli stesso 'eseguirebbe gli ordini di Florentino Perez'.

Il The Telegraph ha parlato di Agnelli e del progetto Superlega

'Continua a eseguire gli ordini di Florentino Perez, capo ribelle della Superlega e presidente del Real Madrid'. Queste le dichiarazioni del The Telegraph in riferimento ad Andrea Agnelli. L'ex presidente della Juventus, secondo il giornale inglese, sarebbe quindi un vero e proprio esecutore delle richieste del presidente del Real Madrid. Il del The Telegraph aggiunge: 'Oltre al suo ritrovato impegno nei confronti della competitività Andrea Agnelli è preoccupato per quella che considera la preminenza delle società inglesi in Champions League. Non considera che il Real Madrid l'ha vinta cinque volte nelle ultime stagioni'.

Parole decise quelle del giornale sportivo inglese in riferimento al progetto Superlega.

Gravina sul progetto Superlega

Contrario alla cosiddetta Superlega anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, che di recente ha dichiarato come sia importante portare nuovi ricavi alle società ma anche contenere i costi, cosa che a sua detta la Superlega non garantirebbe.

Nell'ambito dello stesso intervento, Gravina ha parlato anche dei dubbi legati ai diritti televisivi, definendo un dramma l'ipotesi stante la quale nei prossimi anni possano essere presentate offerte minori rispetto al prospetto attuale.

L'impressione insomma è che il calcio mondiale, non solo quello italiano, sia a un bivio.