Sono state ufficialmente depositate le dichiarazioni riguardanti l'audizione di Paulo Dybala davanti al Pubblico Ministero di Torino sulla 'manovra stipendi' della Juventus: gli avvocati dell'attaccante chiedono i 3 milioni di euro che sarebbero dovuti al calciatore dal club bianconero.

Le richieste degli avvocati di Paulo Dybala

Nel pomeriggio del 21 marzo i Pubblici Ministeri di Torino che stanno seguendo l’inchiesta Prisma sulla Juventus hanno depositato gli ultimi documenti ufficiali.

Si tratta di un plico di documentazioni nel quale è presente anche l’audizione di Luca Ferrari, l’avvocato di Paulo Dybala, che era stato sentito in Procura a Torino nelle scorse settimane.

Il legale del giocatore argentino ha confermato durante il colloquio con i magistrati che il suo assistito attenderebbe ancora di ricevere dalla Juventus oltre 3 milioni di euro che sono legati alla seconda manovra stipendi; l'avvocato ha aggiunto che il suo assistito vorrebbe anche un risarcimento per il mancato rinnovo, ossia la differenza tra l'importo pattuito con Dybala dal club bianconero per il rinnovo ed il nuovo contratto firmato con la Roma dall'attaccante.

La dichiarazione di Paulo Dybala sulla 'manovra stipendi'

La situazione al vaglio degli inquirenti sarebbe relativa, per quanto concerne Paulo Dybala, al pagamento di quattro mensilità che sarebbero state posticipate alla stagione successiva anzichè non versate come risulterebbe dai bilanci della Juventus.

Su questa situazione era stato sentito dalla Procura di Torino l'attaccante argentino; Dybala aveva dichiarato che "molti pensavano che noi giocatori avessimo rinunciato a quattro mensilità ma nessuno sapeva che avremmo preso tre mesi più avanti nel tempo".

Il giocatore argentino aveva sottolineato che "non so quante volte ho firmato, non me lo ricordo, ma so per certo che ho firmato la scrittura sulla riduzione solo quando avevamo già raggiunto un compromesso con la società".

Le scritture a cui fa riferimento l'attaccante Paulo Dybala sarebbero due: "Ho firmato due carte almeno, in una rinunciavamo alle mensilità e nell'altra ce le riprendevamo, in sostanza nella stagione successiva avremmo preso alcuni mesi il doppio stipendio".

Paulo Dybala sulla seconda manovra stipendi

Per quanto riguarda la seconda 'manovra stipendi', il giocatore argentino aveva dichiarato che "nella seconda volta ognuno poteva decidere a modo suo, io sinceramente avrei preferito ricevere lo stipendio mensilmente, come sempre, ma il mio gruppo di lavoro mi ha consigliato che fosse meglio fare in quel modo, dato il buon rapporto con la società, per avere così migliori prospettive per un rinnovo contrattuale".

Il 27 marzo si terrà l'udienza preliminare davanti al gup Marco Picco: questo per quanto riguarda la giustizia ordinaria, sul fronte di quella sportiva a giorni il procuratore federale Chinè terminerà invece le indagini e deciderà se deferire o meno il club bianconero e per quali violazioni. Il 19 aprile prossimo invece, sempre restando al fronte sportivo, la società bianconera conoscerà l'esito del ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni in merito al procedimento relativo alle plusvalenze fittizie.