La Juventus è attualmente terza in classifica dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni di annullare la penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze rimandando la sentenza per un nuovo giudizio alla Corte Federale d'Appello.
Si attendono adesso le motivazioni della decisione e la nuova sanzione da parte della Corte Federale d'Appello, tante le ipotesi in piedi al riguardo, da altri punti di penalizzazione (meno dei 15 di gennaio) ad una sanzione pecuniaria per la squadra bianconera.
A parlare dell'argomento di recente è stato anche Maurizio Sarri nella conferenza stampa di presentazione di Lazio vs Torino.
Il tecnico ha dichiarato di non avere le competenze per commentare la sentenza dal punto di vista legale ma di poter dire che dal punto di vista sportivo il campionato italiano rimane condizionato in maniera pesante.
Maurizio Sarri ha parlato dell'annullamento della penalizzazione da parte del Coni per il caso plusvalenze
'Dal punto di vista legale non ho le conoscenze per poter dare un parere. Dal punto di vista sportivo il campionato è falsato'. Queste le dichiarazioni di Maurizio Sarri nella conferenza stampa di presentazione di Lazio-Torino. Attualmente la Juventus si ritrova terza in classifica a -2 dalla Lazio seconda e a -19 dal Napoli primo. Nell'ultima giornata di campionato sia i bianconeri che i laziali sono usciti sconfitti, i primi contro il Napoli, i secondi contro il Torino.
Il tecnico aveva anche aggiunto: 'Per mesi c'è stata una classifica, adesso è diversa e potrebbe ricambiare. Spero che qualcuno nella giustizia sportiva abbia il buon gusto di dare le dimissioni'.
Possibile nuova sanzione
Molto dipenderà dalle motivazioni stabilite dal Collegio di Garanzia del Coni, se si parlerà di pena afflittiva e ricorso all'articolo 4 è probabile che arrivi una nuova penalizzazione evidentemente meno pesante rispetto ai 15 punti decisi inizialmente a gennaio, in caso contrario potrebbe arrivare anche solo una pena pecuniaria per violazione dell'articolo 31.
Dopo il club affronterà il secondo processo, quello sulla manovra stipendi: il 12 aprile si sono chiuse le indagini, il Procuratore Federale Giuseppe Chinè ha nuovamente disposto la violazione dell'articolo 4 ma non è escluso che al termine dei colloqui con le parti inquisite l'accusa possa cambiare in violazione dell'articolo 31. Solo i deferimenti definitivi chiariranno il quadro.