Il Consiglio di Stato ha recentemente ufficializzato l'improcedibilità del ricorso della Federazione Italiana Giuoco Calcio per l'utilizzo delle carte Procura Figc-Covisoc da parte degli avvocati di Fabio Paratici e Federico Cherubini. Questo significa che tali documenti (i quali contengono delle interpretazioni sul caso plusvalenze inviate dalla Procura Figc alla Covisoc nell'aprile del 2021) saranno disponibili per la difesa legale della Juventus, la quale potrà utilizzarli anche per il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, che il 19 aprile dovrà esprimersi sulla penalizzazione di 15 punti in classifica per i bianconeri sul caso plusvalenze fittizie.

Sulle possibili conseguenze di questa notizia si è espresso nelle scorse ore anche l'avvocato esperto di diritto sportivo Roberto Afeltra.

Le opinioni dell'avvocato Afeltra sul possibile esito del ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni

"Il Consiglio di Stato e il Tar prima hanno deciso sul diritto di accesso sugli atti amministrativi. Sulla improcedibilità del ricorso della Federcalcio, il Consiglio di Stato ha motivato questo perché la famosa carta Covisoc è stata già consegnata e quindi è venuta meno la richiesta della Federazione Italiana Giuoco Calcio", sono queste le dichiarazioni di Roberto Afeltra a Tmw Radio nella trasmissione "Maracanà".

L'avvocato di diritto sportivo ha aggiunto che - secondo lui - tutto il processo per il caso plusvalenze sarebbe viziato da un difetto di contraddittorio.

Ha poi dichiarato: "Il Collegio di Garanzia del Coni il 19 aprile dovrà decidere quindi se annullare la sentenza dei 15 punti di penalizzazione con o senza rinvio alla Corte Federale d'Appello".

L'eventuale assenza di rinvio significherebbe di fatto l'annullamento della sanzione. Se invece ci sarà il rinvio, la Corte Federale d'Appello, dovrà poi riscrivere le motivazioni con una procedura che potrebbe richiedere ulteriori 30 giorni e che potrebbe portare a una nuova penalizzazione di entità diversa.

Afeltra: 'Diritto sportivo viene calpestato'

Più in generale, Afeltra ha poi fatto una considerazione conclusiva: "Che cosa cambia ora? Tutto. C'è un diritto che viene calpestato per una scelta della Procura. Oggi non possiamo intervenire sulle plusvalenze, perché mancano le leggi. Oggi non c'è una prova che una plusvalenza possa essere ritenuta illegittima".