Quella che sta per iniziare è una settimana decisiva per la Juventus.

Il 19 aprile prossimo il club conoscerà l'esito del ricorso presentato presso il Collegio di Garanzia del Coni contro la sanzione di 15 punti di penalizzazione stabilita dalla Corte Federale d'Appello sul caso plusvalenze, dopo di che, il 20 aprile, la squadra andrà in campo a Lisbona nel ritorno dei Quarti di Finale di Europa League contro lo Sporting.

Immediatamente dopo scatterà l'iter del secondo processo, quello sulla manovra stipendi. Come spiegato dal giornalista sportivo Fabio Riva su Tuttosport, alla Juventus è stata contestata la violazione dell'articolo 4 (principio di lealtà sportiva), una scelta evidentemente non condivisa dalla società bianconera che in un comunicato ufficiale arrivato dopo la notifica di chiusura delle indagini ha ribadito la bontà del proprio operato.

La condotta contestata al club si configura come un illecito amministrativo, da qui domanda che si pone Riva: 'Perché Chiné fa riferimento alla violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva e non all'articolo 31?'.

Gli avvocati Juve potrebbero strutturare difesa per manovra stipendi su principio del giusto processo

Al comma 1 l'articolo 31 prevede un'ammenda con diffida mentre al comma 3 statuisce un'ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica.

Il dubbio su cui Riva costruisce il proprio intervento nasce proprio dal fatto che la Procura Figc ha deciso di accusare la Juventus su un articolo più generico come il 4, quello sulla violazione della lealtà sportiva.

Su questo punto gli avvocati della società bianconera potrebbero allora strutturare la difesa basandola sul principio del giusto processo e sul fatto che una legge specifica dovrebbe avere la meglio su di una a carattere generale. Punti che gli avvocati potrebbero far presente alla Procura Figc già prima del deferimento definitivo.

'La Procura Figc contesta la violazione dell’articolo 4 e non del 31, perchè? Situazione che potrebbe rivelarsi un jolly spendibile anche presso il Collegio di garanzia del Coni' ha dichiarato sempre Riva rifacendosi al fatto che al primo processo sul caso plusvalenze la Procura aveva contestato l'articolo 31 salvo poi condannare il club per l'articolo 4 in sede di revoca del proscioglimento. Una difformità cui i legali bianconeri potrebbero appellarsi anche in sede di dibattimento giorno 19.