Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, ha preso posizione sull'ammonizione ricevuta dall'attaccante serbo Dusan Vlahovic, dopo aver segnato il gol della Juventus contro l'Atalanta. Il giocatore è stato sanzionato dall'arbitro Doveri per aver esultato zittendo i tifosi bergamaschi che l'avevano bersagliato con cori razzisti. La decisione dell'arbitro ha sollevato una forte polemica, simile a quella che ha recentemente coinvolto Lukaku, e il presidente della FIGC ha voluto prendere posizione in merito.
L'ammonizione di Vlahovic richiama alla memoria quella di Lukaku
La polemica sull'ammonizione di Vlahovic ha richiamato alla memoria quella di Romelu Lukaku, attaccante dell'Inter, che era stato ammonito per lo stesso motivo durante l'andata delle semifinali di Coppa Italia contro la Juventus all'Allianz Stadium. Tuttavia, Lukaku era stato graziato "in via eccezionale e straordinaria" proprio da Gravina, che aveva revocato la squalifica permettendo al belga di scendere in campo nel ritorno a San Siro, poi vinto dall'Inter. Il presidente degli arbitri, Carlo Pacifici, aveva chiarito come la grazia di Lukaku non costituisce un precedente valido per non ammonire chi zittisce il pubblico.
Gravina pronto a ripetere la grazia concessa a Lukaku per Vlahovic
Il presidente della FIGC, ha dichiarato di essere pronto a ripetere per Vlahovic quanto già fatto per Lukaku, se dovesse verificarsi le stesse condizioni. "C'è una competenza politica, etica e di civiltà della quale mi assumo la piena responsabilità, esercitandola nei limiti consentiti dal buon senso e dal diritto, è quello che ho fatto e che farò se dovessero verificarsi le stesse condizioni nel caso Vlahovic", ha dichiarato Gravina.
La FIGC contro ogni forma di razzismo
Gravina ha voluto sottolineare che la Federazione Giuoco Calcio è contro ogni forma di razzismo e che il calcio, insieme a tutto il mondo dello sport, deve combattere questa piaga che è riapparsa in maniera prepotente. "La nostra Federazione, insieme a tutto il mondo dello sport, è contro ogni sorta di razzismo, contro i razzisti, di qualunque forma e colore.
Lukaku e Vlahovic che siamo, non facciamo distinzioni di maglie. Siamo tutti uniti per combattere questa piaga che è riapparsa in maniera prepotente".
La dichiarazione di Gravina ha sollevato diverse reazioni all'interno del mondo del calcio. Alcuni sostengono che la sua posizione sia giusta, poiché i giocatori non dovrebbero essere sanzionati per aver reagito alle provocazioni razziste dei tifosi e altri, invece, ritengono che ciò potrebbe aprire un pericoloso precedente e che gli atleti dovrebbero essere disciplinati per non incoraggiare la violenza sul campo.