Nella giornata odierna è arrivato il deferimento della società sportiva Juventus da parte della Procura della Federazione Italiana Gioco Calcio a firma del procuratore Giuseppe Chinè; le nuove accuse sul piano sportivo interessano la "manovra stipendi" e i rapporti con gli agenti, oltre alle partnership sospette con altri club. I bianconeri sarebbero coinvolti con responsabilità diretta ed oggettiva in violazione dell'articolo 4 comma 1, inerente la lealtà sportiva nelle competizioni.
Il deferimento della Juventus
Il procuratore Giuseppe Chinè ha consegnato i fascicoli inerenti l'indagine sui nuovi due filoni aperti dalla Procura FIGC e, nella giornata di venerdì 19 maggio, la Juventus è stata deferita in riferimento alla violazione del codice di giustizia sportiva.
La società bianconera rischierebbe dunque un'ulteriore penalizzazione, che potrebbe anche essere comminata nella prossima stagione in quanto il deferimento rappresenterebbe solo il primo passaggio burocratico di un iter complesso e lungo che potrebbe terminare oltre il 30 giugno, data della chiusura della stagione in corso.
La violazione contestata è in relazione all'articolo 4 comma 1 riguardante la lealtà sportiva, lo stesso per il quale la Juventus è stata condannata nel processo sportivo del "caso plusvalenze", per cui il 22 maggio è attesa la sentenza definitiva della Corte di Appello.
Il coinvolgimento dei dirigenti
Nel dispositivo del deferimento si legge che sarebbero implicati vari dirigenti bianconeri tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice-presidente Pavel Nedved, l’ex Chief Football Officer Fabio Paratici, l’attuale direttore sportivo Federico Cherubini, Giovanni Manna (ai tempi direttore sportivo dell'Under 23), Paolo Morganti (ai tempi Head of Football Operations) e Stefano Braghin (all’epoca direttore del settore giovanile) per i quali verrebbero contestati gli illeciti relativi alla violazione della lealtà sportiva.
In particolare per la cosiddetta "manovra stipendi" ad Agnelli e Paratici viene contestata la violazione dell'articolo 4 comma 1 per il deposito alla Lega Serie A di accordi di riduzione di stipendi, omettendo però di depositare gli accordi di integrazione economica nei quali si recuperavano le mensilità in oggetto che sono pervenuti invece solo dopo la chiusura dell'esercizio contabile.
La medesima violazione è contestata a Pavel Nedved per la stagione 2020-2021 in relazione ad accordi intercorsi tra calciatori con anche l'ausilio di scritture private non riportate in alcun modo sui moduli depositati presso la federazione, come per esempio per la cosiddetta "Carta Ronaldo".