Federico Chiesa e la Juventus potrebbero lasciarsi a fine stagione. La scadenza del suo contratto è fissata al giugno 2025, ma non si può andare oltre l'inizio di questa estate per l'eventuale rinnovo poiché i bianconeri non si possono permettere un eventuale addio a parametro zero, quindi o viene firmato il prolungamento oppure probabilmente sarà addio già nel 2024 con una cessione tra i 35 e i 40 milioni di euro. Nella lista degli eventuali sostituti ci sarebbe anche Mattia Zaccagni della Lazio.

I possibili sostituti di Chiesa alla Juventus

Per questo Giuntoli e Manna starebbero iniziando a guardarsi intorno per capire come eventualmente sostituirlo.

I profili sono simili a quelli di Chiesa, giocatori di fantasia, grande tecnica e capaci di dare un guizzo alla squadra per accenderla a seconda dei momenti della partita. La lista dei potenziali candidati è abbastanza lunga. Ci sarebbe in particolare Mattia Zaccagni che non ha ancora firmato con la Lazio (anche lui ha il contratto in scadenza nel 2025) e per caratteristiche si avvicina a quelle di Chiesa. Sempre in casa biancoceleste si guarderebbe a Felipe Anderson, occasione a parametro zero visto che l'accordo coi capitolini ancora non c'è e la scadenza è in arrivo a giugno.

Non va poi scartata la pista Domenico Berardi con il Sassuolo che, in particolare se dovesse retrocedere, dovrebbe per forza di cose abbassare le pretese rispetto ai 25-30 milioni della scorsa estate.

Nella lista per il dopo Chiesa ci sono anche due new entry, la prima è Albert Gudmundsson, nove gol nel Genoa in questa stagione, costo del cartellino che si aggira sui 30 milioni: in tale caso qualche pedina potrebbe essere inserita nell'eventuale operazione per abbassare il prezzo, per esempio Barrenechea. A Torino avrebbe ancora molti estimatori anche Giacomo Raspadori che non a caso è stato portato a Napoli da Giuntoli: chissà che proprio l'uomo mercato bianconero non bussi alla porta di De Laurentiis la prossima estate.

Chiesa-Juventus, giusto dirsi addio?

Al di là del fattore economico, che inciderà sicuramente su domanda e offerta nella questione contrattuale, è lecito chiedersi se la Juve farebbe bene a privarsi di Chiesa oppure no. È indubbio che qualcosa non sta funzionando: con Allegri in panchina ha visto il suo rendimento scendere non solo per il brutto infortunio, i numeri parlano di 6 gol in campionato e appena uno nel 2024.

Nella prima stagione in bianconero, l'unica giocata per intero, segnò 8 reti in Serie A che diventarono 14 con le coppe. In Nazionale invece Chiesa ha segnato 2 gol in 2 gare con Spalletti in panchina che lo utilizza da esterno puro nel 4-3-3. Lo spostamento a seconda punta vicino a Vlahovic non ha dato i frutti sperati. Chiesa gioca più vicino alla porta, ma non ha spazi per scatenare i suoi allunghi micidiali, se non in contropiede, ma in Itala è difficile che qualcuno lascia ampi spazi alla Vecchia Signora.

Per Chiesa l'addio potrebbe essere un'occasione di rilancio di una carriera che rischia di appiattirsi sui binari della "normalità". Per la Vecchia Signora sarebbe una grossa perdita, ma è anche giusto che una la società si cauteli per evitare l'addio a parametro zero.

La svolta potrebbe arrivare forse con un cambio in panchina e una Juve che giochi con esterni offensivi (magari in un 4-3-3) di nuovo protagonisti nei propri ruoli, un incastro che però è ancora tutto da decidere.