Il Milan non va oltre il 3-3 in casa con il Genoa. Un pareggio amaro arrivato nel clima surreale di stadio San Siro, dove la contestazione della curva sud rossonera comincia dal pre-partita. Lo storico speaker Germano Lanzoni non trova la risposta del tifo caldo rossonero. La curva sud infatti ha deciso di iniziare una sorta di contestazione per i dubbi che aleggiano sul futuro e il tema scelto dagli ultras è “il rumore del silenzio”. Le pagelle della sfida fra i rossoneri vedono fra i migliori Alessandro Florenzi e fra i più deludenti Rafael Leao.

Le pagelle dei giocatori del Milan nel pareggio con il Genoa

Sportiello: 5,5 - pronti via, si trova Retegui dagli undici metri, palla da una parte e portiere dall’altra. Nel gol di Ekuban è completamene in ritardo perchè non si aspetta che l’attaccante del Genoa superi Gabbia, sul terzo gol esce a vuoto.

Florenzi: 6,5 - Spesso viene lasciato libero dagli avversari, Chukwueze lo trova bene in area e nonostante non sia una torre, trova il gol del pareggio a fine primo tempo. (Dal 81’: Kalulu: s.v.) .

Gabbia: 6 - Preciso nelle chiusure, ha la colpa di non anticipare Ekuban nel gol del secondo vantaggio del Genoa, ma recupera le cose negative con un gol di testa che riporta il risultato in pareggio momentaneo per il Milan.

Tomori: 5 - Quasi sempre fuori tempo, sbaglia il primo intervento su Vogliacco regalando il rigore al Genoa, non riesce a trovare il ritmo giusto e appare alquanto nervoso.

Hernández: 6 - Meno apatico di altri compagni che steccano, ma è troppo egoista nel coast to coast, dove in superiorità numerica preferisce spesso la conclusione solitaria anziché affidarsi ai compagni.

Bennacer: 5 - A centrocampo è quasi assente sul piano difensivo, leggermente meglio in quello offensivo. Colleziona l’ennesima prestazione negativa. (Dal 81’ Adli: s.v. - In pochi minuti crea più di Bennacer, meritava più spazio in campo).

Reijnders: 5 - Ci prova con delle conclusioni da fuori, ma senza centrare la porta. In fase difensiva è pressoché nulla, riceve pure un’ammonizione di frustrazione, troppo nervoso.

Chukwueze: 6 - Ha molto brio in fase offensiva, trova bene Florenzi con un assist, poi gli viene annullato un gol, si pesta troppo spesso i piedi con Pulisic. (Dal 81’: Thiaw: 5,5 - entra giusto in tempo per un rocambolesco autogol)

Pulisic: 6 - Nell’arco della partita si accende poche volte, colpisce un palo interno a inizio gara, poi esce inspiegabilmente dalla parte attiva delle azioni, risvegliandosi solo per confezionare un assist per Giroud.

Leão: 5 - Due colpi di tacco e due sgasate di numero, per il resto fa una prestazione incolore e poco concreta, esce dal campo e infastidito si reca direttamente negli spogliatoi. (Dal 67’: Okafor 6 - Alza i giri del motore creando alcune occasioni, che vengono sprecate da Giroud e da Reijnders)

Giroud: 6 - Dopo essersi divorato una rete, trova il giusto modo per lasciare un buon ricordo con un gol al volo di pregevole fattura che regala momentaneo vantaggio.

Anche lui al di sotto delle aspettative.

Allenatore: Pioli: 5 - La sua squadra parte malissimo, ma riesce a raddrizzare la partita. Poi cambia modulo inserendo un difensore in più e subisce il gol del pareggio. Pare aver perso polso con la squadra, ora la vittoria manca da quattro gare.

La partita

Il Genoa parte brillantemente. Una discesa in area di Vogliacco, vede Tomori intervenire fallosamente e in ritardo: è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Mateo Retegui che porta in vantaggio il Genoa. Il Milan subisce il colpo, anche se dopo una decina di minuti Cristian Pulisic colpisce il palo. Poi il Genoa perde metri nel possesso palla e i rossoneri guadagnano terreno. Le azioni offensive del Milan non sembrano portare a granché fino al penultimo minuto del primo tempo.

Dalla fascia destra Chukwueze con un cross a giro trova bene Alessandro Florenzi in area piccola che di testa pareggia i conti. Si va al riposo sull'1-1.

Nel secondo tempo il Genoa torna a dominare dai primi minuti e il Milan subisce il gol del nuovo vantaggio genoano. Vogliacco, uno dei migliori del Grifone, sale a destra, crossa in area per Ekuban che anticipa Gabbia e insacca alle spalle di un impietrito Sportiello. Tutto da rifare per i rossoneri. Passano solo due minuti e il gol del pareggio di Chukwueze viene annullato per fuorigioco. Pioli prova la carta Okafor per Leao. Il portoghese esce nervoso tra i fischi. Lo svizzero porta brio e concretezza. Theo Hernandez effettua uno dei suoi coast to coast, ma è troppo egoista.

Nonostante la superiorità numerica del Milan in quell’azione decide di provare lui la conclusione che risulta debole e facile da parare. Olivier Giroud si divora un gol dopo aver saltato anche il portiere avversario. Sembra girare tutto male per i milanesi, quando da calcio d’angolo di Florenzi, Matteo Gabbia di testa trova la rete del momentaneo pareggio. Il Milan è in crescita: passano due minuti palla a Pulisic sulla destra, cross al bacio per Giroud che al volo calcia in porta: è il gol del sorpasso. Manca poco più di un quarto d’ora alla fine della partita. A dieci minuti dalla fine la curva sud lascia lo stadio e i giocatori del Milan sembrano aver colto il segnale. Un minuto dopo Stefano Pioli preferisce coprirsi e mette dentro un difensore in più.

Alla prima avanzata del Genoa, da un’azione rocambolesca arriva il gol del definitivo pareggio. Thorsby avanza da destra palla in area piccola che supera Sportiello Tomori, Retegui e Thiaw rimpallano il pallone, il tedesco è l’ultimo a toccare la palla prima che finisca nella propria porta. I cinque minuti di recupero non portano altre emozioni. Finisce 3-3. Il pareggio scontenta i rossoneri che non vincono da quattro turni e ora devono guardarsi alle spalle in classifica.