Fabio Caressa, speaker e giornalista per Sky Sport, è intervenuto nelle ultime ore sul proprio canale Youtube per commentare l'avvicendamento sulla panchina della Juventus tra Thiago Motta e Igor Tudor.
La cosa ha condotto Caressa a dire che il progetto avviato dal club bianconero in estate sia crollato.
Juventus, Caressa: 'Il licenziamento di Motta è il crollo delle ideologie di inizio stagione'
"Il licenziamento di Thiago Motta dalla Juventus e l'arrivo di Tudor non sono solamente un avvicendamento tecnico, sono secondo me anche il crollo di un'ideologia" ha esordito Fabio Caressa.
Il giornalista di Sky Sport ha poi continuato: "Non sono mai stato un amante delle ideologie perché credo che prevedano una visione aprioristica della realtà. Quando le idee si incarnano nella storia, ci sono due possibilità, o le idee si adattano e si modificano per diventare realtà, quindi per entrare nella storia oppure, ed è questo secondo me il problema delle ideologie, cercano di cambiare la realtà per rispondere ai paradigmi che sono alla base dell'ideologia. Cambiare la realtà, cercare di modificarla in base a quello che si pensa".
Caressa ha proseguito: "Il CFO del City Soriano ha scritto un libro nel quale sostiene come in una società ci debbano essere 3 figure, quella del visionario, quella del signor no e quella della colonna.
Il visionario è diciamo colui il quale dà l'idea di fondo, la fornisce e nel caso della Juventus, l'idea di fondo è ben esplicata nella lettera di John Elkann scritta quando diede di fatto i pieni poteri a Giuntoli. L'idea, dicevo, era contenimento dei costi, contenimento degli stipendi e raggiungimento del risultato. Poi c'è il signor no, che nel caso della Juve sono gli amministratori che ovviamente lo hanno già fatto in maniera molto brillante in altre aziende e sono loro ad avere il controllo dei conti.
Il controllo dei conti prevede che l'idea originaria passi attraverso la definizione dei mezzi che si hanno a disposizione".
Il giornalista ha infine sottolineato: "Idea e mezzi poi devono essere seguiti e per far questo c'è bisogno della colonna, cioè la persona che conscia dell'idea iniziale e conscia dei mezzi che ha a disposizione cerca poi di adattarli alla realtà per il raggiungimento del risultato finale.
Se però c'è un'ideologia alla base nell'applicazione delle prime due cose, cioè dell'idea e dei mezzi, si prova a modificare la realtà sulla base di quello che si è pensato e non può essere una cosa che funziona. Lo so, sono concetti un po' filosofici, però secondo me molto interessanti perché ci spiegano bene la situazione della Juventus".
I tifosi rispondono a Caressa: 'L'ideologia anteposta alle scelte razionali è stata la causa principale del fallimento'
Le parole di Caressa hanno catturato l'attenzione di diversi tifosi: "Concordo, l'ideologia, anteposta alle scelte razionali dettate dalla rosa a disposizione, è la causa principale dei fallimenti degli allenatori" scrive un utente su Youtube.
Un altro poi aggiunge: "Trovo incomprensibile come la dirigenza non abbia percepito sin da subito l'arroganza ideologica di Motta e non abbia colto i segnali evidenti sin da subito".