Nelle scorse ore l'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha parlato ai microfoni di Sportitalia e riferendosi alla possibile candidatura di Antonio Conte per la panchina dei bianconeri, si è detto contrario in quanto poco amante dei ritorni di figure già conosciute nell'ambiente.
Del leccese e del suo futuro ha parlato al quotidiano Il Mattino anche il ds Walter Sabatini.
Juventus, Cobolli Gigli: 'Candidatura Conte? Sono abbastanza contrario ai ritorni'
"Conte ha dimostrato ancora una volta quanto vale, non che ce ne fosse bisogno. Però sono abbastanza contrario ai ritorni": queste le parole usate da Cobolli Gigli ai microfoni di SporiItalia in merito al possibile rientro alla Continassa del salentino.
L'ex presidente della Juventus ha poi continuato: "Allegri mi è sempre piaciuto per esempio, ma sarebbe sbagliato far tornare anche lui. Conte potrebbe fare cose buone, ma vorrebbe una squadra strutturata in una certa maniera. Non so se la Juve possa permettersi il lusso di dare al leccese la squadra che lui vorrebbe".
Secondo Cobolli Gigli quindi, l’attuale allenatore Igor Tudor potrebbe avere concrete possibilità di permanenza sulla panchina bianconera in caso di raggiungimento del quarto posto in campionato.
Tuttavia, a suo giudizio, sarà necessario chiarire con precisione quali strategie attuare per il futuro, evitando scelte affrettate o dettate dall’emotività.
L'ex presidente ha poi sottolineato quanto sia legittimo domandarsi se la posizione di Cristiano Giuntoli all'interno della società bianconera sia salda, considerati i segnali di disorganizzazione emersi nell'ultimo periodo.
A suo giudizio, la Juventus sta attraversando una fase caratterizzata da problematiche interne di natura gestionale e, in tale contesto, l’amministratore delegato dovrebbe assumere un ruolo maggiormente visibile ed esposto.
Pur riconoscendo le competenze dei dirigenti attualmente incaricati di rappresentare il club nelle sedi istituzionali, Cobolli Gigli ritiene che in ambito federale e in Lega sia auspicabile la presenza diretta del presidente o dell’amministratore delegato. Non tanto per mettere in discussione il valore di chi ha ricoperto quel ruolo finora, quanto perché, in contesti dove il confronto avviene tra figure apicali, è fondamentale presentarsi con un’autorità di pari grado, così da rafforzare la legittimità e il peso politico del club.
Sabatini: 'Se vince Conte andrà forse via, ma sarebbe un peccato'
Anche il direttore sportivo Walter Sabatini ai microfoni del quotidiano Il Mattino ha parlato di Conte e del suo futuro: "Se vince forse va via e sarebbe un vero peccato per Napoli. Ma è dura andarsene da questa città. Perché l’amore e l’affetto che trovi a Napoli non lo trovi facilmente altrove".