Nelle scorse ore il giornalista Paolo De Paola ha parlato a TMW Radio della Juventus, sottolineando come il club bianconero abbia mancato diverse occasioni in questa stagione, tra cui il ritorno in panchina di uno tra Antonio Conte e Gian Piero Gasperini.

Juventus, De Paola punge: 'Non ne azzeccano una: prima perdono Conte e Gasp e ora Platini per la presidenza'

Il giornalista Paolo De Paola è stato intervistato ai microfoni di TMW Radio e facendo riferimento alla Juventus e alle parole usate in giornata da Michel Platini su un suo eventuale ritorno nel club bianconero, ha detto: "Quest'anno la Juve non ne ha azzeccata una.

Ha perso Conte, Gasperini, non ha avvicinato Platini come avrebbe dovuto, magari per un ruolo di rappresentanza ma non operativo. Lui risponde così perché magari c'è stato un approccio debole, ma se lo vuoi presidente, ce la fai benissimo. È l'ennesima occasione mancata della Juve di quest'anno".

De Paola ha poi analizzato la situazione attuale della Juventus, sottolineando come, dopo la decisione di Ferrero di lasciare l’incarico, il club bianconero si trovi nella necessità di individuare una figura di riferimento con una forte identità storica. Secondo De Paola, questa rappresentava un’occasione importante per restituire alla società un volto autorevole e riconoscibile, capace di incarnare la tradizione juventina.

A suo giudizio, alla base delle difficoltà dirigenziali della Juventus, manca un elemento essenziale: la passione. De Paola ritiene che John Elkann non riesca a trasmettere quell’entusiasmo e quella partecipazione emotiva indispensabili per ottenere risultati concreti. L’attuale gestione, affidata in parte a dirigenti di matrice francese, non avrebbe saputo compensare questa carenza. Anche la scelta di collocare Chiellini nei rapporti internazionali, pur apprezzabile, non risponderebbe pienamente all’esigenza di una presenza forte e competente all’interno delle dinamiche sportive quotidiane. Per De Paola, la Juventus avrebbe bisogno di almeno due ex calciatori di spessore, figure autorevoli capaci di intervenire nei momenti chiave, non soltanto nelle questioni tecniche di campo ma anche in quelle strategiche e gestionali.

Sul piano tattico, il giornalista ha richiamato una riflessione di Gasperini, secondo cui l’attacco è in grado di cambiare il calcio, ritenendo che questo principio si adatti perfettamente alla Juventus di Tudor. Secondo la sua analisi, la squadra dovrebbe abbandonare un atteggiamento troppo prudente e imparare a giocare con maggiore coraggio offensivo. L’organico bianconero, arricchito da numerosi innesti in avanti, dispone delle risorse necessarie per schierare due punte supportate da Yildiz alle loro spalle. De Paola ritiene che una maggiore incisività in fase offensiva consentirebbe anche a difesa e centrocampo di esporre in modo meno evidente le lacune strutturali della squadra.

De Paola e le sue critiche dopo le parole di Platini

Le parole di De Paola scaturiscono dalle dichiarazioni odierne lasciate da Michel Platini al Festival dello Sport di Trento: "Se mi chiamasse la Juventus non andrei. Ormai ho 70 anni e devo pensare ad altre cose. Non è facile poi fare il dirigente di un club dopo 40 anni passati e nel quale non conosco più nessuno. È più complicato di quello che si può pensare, perché sarebbe una scelta che ti cambia la vita e le abitudini".