Le compravendite di immobili nel primo trimestre del 2015, per quel che riguarda i Comuni capoluogo, hanno fatto registrare in Italia un calo anno su anno pari al 4,6%. A fornire questo dato è stata l'Agenzia delle Entrate in accordo con le rilevazioni Q1 2015 emerse dal Rapporto dell'Omi, l'Osservatorio del mercato immobiliare. Rispetto al dato medio in alcune grandi città le compravendite di immobili anno su anno sono aumentate a partire da Palermo con un +11,2%, e passando per Napoli e Milano con un incremento pari, rispettivamente, a +3,6% e +2%.

Vistoso è stato invece l'arretramento per Roma (-11,4%), per Torino (-9,5%) ed ancor di più per Genova (-18,9%), mentre il calo è stato contenuto per Firenze (-1%) e per Bologna (-0,1%). Nel complesso, quindi, pure nel primo trimestre del 2015 le transazioni immobiliari in Italia hanno mostrato segnali di debolezza con una discesa complessiva su scala nazionale che è stata anno su anno del 3,4%. L'Agenzia delle Entrate precisa comunque che il confronto, con il periodo gennaio-marzo del 2014, è con un trimestre dove una quota di compravendite è stata perfezionata anche per fruire dei vantaggi fiscali rappresentati dall'applicazione di aliquote ridotte. Depurando il dato da tale effetto, non a caso, l'Omi ha rilevato che per le abitazioni nel primo trimestre del 2015 le transazioni immobiliari, seppure lievemente, sono cresciute dello 0,8%.

Al lordo di tale effetto, invece, le compravendite di abitazioni, a quota 95.448, registrano nel primo trimestre del 2015 un calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno 2014 con una contrazione più marcata, su base territoriale, nel Centro Italia con un -7,3% rispetto alle Regioni del Nord (-2,4%) ed al Sud Italia con un -0,8%.

Per quel che riguarda invece il mercato immobilare non residenziale, il calo delle compravendite per i capannoni, e per gli altri immobili ad uso produttivo, nel primo trimestre del 2015 è stato pari al 7,1% anno su anno per un totale di 1.981 transazioni.