“Sembrava una bomba, un attentato!”, queste le prime impressioni degli abitanti di via Sacchero, dove, al numero 8, nei pressi di via Garibaldi, in pieno centro storico, si è verificata l’esplosione, nel pomeriggio di ieri. Di tre morti e due feriti in gravi condizioni il tragico bilancio: una delle vittime completamente carbonizzata. Per quanto riguarda le persone rimaste uccise, si tratterebbe di due vigili del fuoco, Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, e del proprietario dell’appartamento al pian terreno coinvolto nell’esplosione, Giuseppe Longo.

Il sopralluogo avrebbe rivelato la natura della tragedia, quasi sicuramente dovuta ad una fuga di gas.

‘Un’autentica tragedia’

Sconvolto dall’avvenimento, il sindaco Enzo Bianco, il quale lo ha definito “un’autentica tragedia”. In un primo momento, complice il comprensibile panico degli abitanti della zona del “Fortino”, si era persino pensato ad una qualche forma di attentato, che aveva spinto la Procura di Catania ad intervenire, aprendo un fascicolo sulla vicenda, benché non ci fosse nulla di concreto su cui fondare l’ipotesi di reato. Ma, come ha dichiarato il procuratore Carmelo Zuccaro, era doveroso non escludere “alcuna ipotesi, prima di avere un quadro completo della situazione”. E il quadro si è delineato nella tarda serata di ieri, quando le perizie hanno definitivamente accertato la natura della deflagrazione: si sarebbe trattato di una fuga di gas di tipo gpl, verificatasi in un'officina per la riparazione di biciclette, di proprietà del sessantenne Giuseppe Longo.

La fuga e l’allarme

Avvertendo l’odore del gas, alcuni vicini hanno prontamente contattato i vigili del fuoco, che sono intervenuti attraverso una pattuglia composta da cinque unità, il meno esperto dei quali avrebbe malauguratamente adoperato una motosega per sfondare la porta, provocando il disastro che lo ha ucciso, assieme ad uno dei colleghi.

Altri due uomini sono rimasti gravemente feriti: attualmente sono ricoverati in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi di Catania. Entrambi in gravi condizioni, hanno riportato un importante trauma polmonare l’uno, e un trauma cranico con varie complicazioni l’altro. I due vigili del fuoco potrebbero essere trasferiti nell’immediato, rispettivamente al reparto di rianimazione diretta dal dottor Sergio Pintaudi ed al reparto di neurochirurgia.

Fortunatamente illeso, sebbene sotto choc, il quinto pompiere, il quale è stato portato in un luogo “protetto”.

Le condoglianze di Gentiloni e dei sindacati

Al primo cittadino di Catania, Enzo Bianco, sono nel frattempo giunte le condoglianze del premier Gentiloni e la solidarietà del ministro dell’Interno, Marco Minniti, nonché le parole di rammarico dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania, i quali hanno voluto esprimere, unanimemente, “dolore per una tragedia che deve essere annoverata tra le morti bianche sul lavoro. Indipendentemente dalle dinamiche che hanno scatenato l'esplosione, rimane un fatto incontrovertibile: si muore ancora adempiendo al proprio dovere verso la collettività. I sindacati non smetteranno mai di affiancare i lavoratori sul fronte dei diritti, sicurezza compresa".