In mancanza di dati ufficiali è stato il noto magazine Guardian a fare una stima del primo mese di vendite del primo Smartphone di casa Amazon, il Fire Phone. A leggere quanto riporta il giornale, l'andamento delle vendite sarebbe tutt'altro che rose e fiori. In parole povere un vero e proprio flop. Il lancio del primo cellulare 3D è avvenuto lo scorso luglio, complici probabilmente le ferie estive, i dati sulle vendite, ottenuti dal Guardian incrociando i dati di vendita del settore diffusi da comScore con quelli del traffico web originato dai telefoni di Jeff Bezos sul network Chitika, sono tutt'altro che esaltanti: «è improbabile che, a 20 giorni dal lancio, in circolazione ci fossero più di 35mila Fire Phone».

Questa la sentenza emessa dai consumatori.

Nonostante l'ampia soddisfazione ed entusiasmo dimostrata dai primi utenti che lo hanno acquistato, per l'estrema facilità di utilizzo dello smartphone, rispetto ad analoghi device della medesima fascia di prezzo, e grazie anche ad alcune caratteristiche peculiari, come l'effetto 3D ottenuto grazie a dei sensori che agiscono come quattro fotocamere frontali e che insieme creano una prospettiva dinamica, il Fire Phone ha avuto sin da principio un impatto piuttosto tiepido da parte della critica. L'accusa che gli è stata da subito rivolta è relativa l'esosità del prezzo: 650 dollari o 200 nel caso di sottoscrizione di un contratto con l'operatore telefonico AT&.

Già a luglio The Guardian scriveva, riportando le impressioni dei primi acquirenti: "Sembra più un prototipo che uno smartphone vero e proprio" ed ancora "nulla a che vedere con il design di Apple, Lg, Htc." Con la stessa cifra è possibile acquistare un iPhone 5S (che nel week end di lancio aveva venduto circa 9 milioni di pezzi) o un Samsung S5 (che nei primi trenta giorni di presenza sul mercato aveva macinato 11 milioni di vendite).

Chi lo ha provato lamenta una scarsa resa della batteria, che non riuscirebbe mai a durare fino al termine della giornata lavorativa. Il cellulare non è acquistabile né utilizzabile ancora in Italia, ma già dallo scorso mese i vertici di Amazon erano in trattative con gli operatori telefonici europei per "portarlo" nel nostro continente.