Sul Galaxy S8 di Samsung, una delle novità più attese dai fan rischia di non essere presente alla sua uscita nel febbraio del 2017. Non si tratta di un problema tecnico nella sua realizzazione. ma di un cavillo di carattere legale, che vede Samsung in contrapposizione con Google. L'assistente vocale Bixby, che è stato presentato come una vera rivoluzione nel campo dell'intelligenza artificiale, era un elemento cardine della spinta marketing dell'azienda, e pare invece che Samsung sarà costretta rinunciarvi in dirittura di arrivo. Motivo? Pare che ci siano degli accordi regressi tra le due società, datati 2014, che apparentemente volgono a favore di Big G.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Andiamo a vedere quale problematica ruota attorno ai due colossi e all'assistente vocale Bixby.

Galaxy S8 e accordi con Google

Google è la società che gestisce il marchio Android, e a quanto pare ha messo a punto dopo anni di lavoro un proprio assistente vocale. Sapendo che anche la Samsung progettava qualcosa di analogo, sembra che Google abbia stipulato un accordo con la società coreana, che prevede di lasciare a Big G i diritti per l'implementazione dell'assistente vocale sul sistema operativo Android. Se le cose stanno così, e Google ha le carte da presentare che dimostrano tale patto, come dice il proverbio "Carta canta", e Samsung sul prossimo Galaxy S8 dovrà rinunciare a Bixby.

Il Galaxy S8 avrà comunque un assistente vocale

Gli utenti non devono comunque preoccuparsi, perché comunque vada a finire la diatriba tra le due società, il nuovo Galaxy S8 avrà comunque la sua intelligenza artificiale evoluta e un assistente vocale a supporto. Da vedere è se sarà Bixby di Samsung, o quello realizzato da Google. Secondo l'analista Richard Windsor, il prodotto di Samsung realizzato grazie al rilevamento della società VivLabs è sicuramente quello più evoluto in circolazione, anche rispetto allo stesso prodotto di Google. In ogni caso secondo lui non solo si dovrà rinunciare a vederlo sul prossimo Samsung Galaxy S8, ma anche su altri prodotti della stessa linea, in virtù dell'accordo che pare essere stato siglato e firmato nel 2014 tra le due compagnie.