Il grande colosso tecnologico della telefonia mondiale, la società che vale di più al mondo in termini anche di quote emesse in borsa, sta vivendo un momento non proprio felice nel bel mezzo del periodo festivo. Stiamo parlando ovviamente di Apple. La sede della nota azienda, Cupertino, ha dovuto, infatti, confermare il provvedimento preso riguardante il voluto rallentamento degli iPhone più vecchi dopo i "normali" aggiornamenti del software. Il motivo? Proteggere le prestazioni della batteria.
Sono già state improntate delle vere e proprie class action contro la Apple che è stata citata all'interno di alcuni tribunali, non solo di diversi paesi degli Stati Uniti come California, New York e Illinois, ma anche in Israele.
Nel testo di una class action si legge addirittura che l'azienda responsabile, nel momento in cui sono sorte le prime lamentele, invece di dare ai propri clienti una batteria gratuita ha cercato di mascherare il problema. I proprietari, quindi, dei vecchi dispositivi potrebbero aver acquistato un nuovo cellulare quando bastava sostituire la vecchia batteria e migliorare così le prestazioni dello stesso.
Esempi di class action negli Stati Uniti
In una corte federale dell'Illinois si legge che la Apple era a conoscenza del fatto che la sostituzione delle vecchie batterie avrebbe potuto migliorare le prestazioni dei telefoni. Nella causa di Los Angeles, invece, ci si è soffermati più sul concetto di un' "interferenza" nella proprietà privata da parte dell'azienda dovuta al rallentamento stesso dei cellulari.
Ancora nella California del Nord si legge di come la società, prima che avvenisse il rallentamento delle prestazioni mobili dei propri dispositivi, avrebbe informato i clienti con informazioni distorte in merito allo scopo e alla natura del "difetto".
La "giustificazione" di Apple
Dopo le diverse azioni legali portate avanti nei confronti della nota azienda, l'unica difesa è stata quella di affermare che la decisione di rallentare volutamente i dispositivi è stata presa per allungare la vita dei telefoni e fare in modo di "proteggere" le batterie al litio che, consumandosi nel tempo, potrebbero arrivare a far spegnere improvvisamente i modelli più vecchi di iPhone.
Si ribadisce che il solo obiettivo dell'azienda è quella di offrire ai propri consumatori dei prodotti il più possibile efficienti in termini sia di "longevità" che di prestazioni.
Alcuni esperti del settore in questo momento stanno dando i loro diversi pareri in merito alla responsabilità o meno della Apple; c'è chi afferma che la nota azienda potrebbe essere addirittura accusata di frode, se si provasse che gli utenti, sapendo prima in che modo funzionavano gli aggiornamenti, avrebbero potuto prendere una batteria nuova invece di acquistare un altro telefono o chi, d'altra parte, ritiene, come Chris Hoofnagle, del Berkeley Center for Law & Technology, che i proprietari dei dispositivi non sono ancora tutelati da alcuna norma regolamentata.