Giovedì 11 maggio nella sala convegni T-hotel a Lamezia - loc. “Garrubbe”, Feroleto antico - alle ore 15.00 si terrà l’assemblea generale delle Professioni Tecniche, per discutere dei problemi che l’introduzione di SISMI.CA ha prodotto ai professionisti in merito alla definizione dell’iter di approvazione dei progetti delle opere pubbliche e private e delle ricadute economiche nel settore dell’edilizia, già pesantemente in crisi per la difficile situazione politica e sociale in cui versa la regione.
Tecnici e imprese protestano insieme
Gli ordini professionali ricevono quotidianamente le proteste provenienti da tecnici e imprese, che lamentano le grosse difficoltà scaturite dalla piattaforma digitale SISMI.CA, che la Regione Calabria ha inteso utilizzare per i procedimenti riguardanti l’iter burocratico-amministrativo di competenza degli Uffici Tecnici regionali (ex Genio Civile) per l’approvazione dei progetti.
La situazione attuale - sostengono i tecnici - non è più sostenibile e occorre agire in maniera tempestiva ed efficace.
Gli addetti ai lavori ritengono che sia indispensabile intervenire con la massima celerità per risolvere il default, responsabile principale della crisi nel settore dell’edilizia.
L’introduzione di SISMI.CA, commissionato dall’Ente Regione per essere innovativo e rigoroso nei confronti del rispetto delle normative tecniche di costruzione e dei regolamenti regionali, è diventato per i tecnici uno strumento infernale che, se da una parte ha chiuso i ponti col passato, dall’altra sta causando più disagi che benefici.
Anche il sindacato Inarsind scende in campo
Inarsind (Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti), sostiene che le informazioni sul funzionamento del sistema sono ancora frammentarie e spesso distorte, poiché la documentazione tecnica a corredo non è per niente esaustiva e non sono state intraprese azioni adeguate per la formazione dei professionisti.
Al momento i liberi professionisti delle cinque province calabresi hanno problemi a inoltrare tramite la piattaforma digitale SISMI.CA i progetti, ma in particolare la disfunzione maggiore la vanta l’Ufficio Tecnico regionale periferico della provincia di Reggio Calabria, dove alle difficoltà addebitabili a SISMI.CA, sia per la complessa procedura d’inserimento dei progetti dall’esterno sia per oggettive difficoltà dei funzionari dell’ex Genio Civile a istruire i procedimenti con una piattaforma monca, si sommano la precaria e obsoleta connessione internet e l’assenza del Dirigente di Settore.
Il quadro generale a riguardo del Servizio Tecnico Regionale si presenta abbastanza frammentato e ricco d’incertezze per tutti gli addetti ai lavori e viste le difficoltà denunciate, rimanendo in tema si può parlare di un vero e proprio terremoto amministrativo.