La notizia è arrivata ieri, 16 aprile, in tarda serata. A Montalto Uffugo, comune limitrofo della città di Cosenza, in Calabria, e uno dei più virtuosi della provincia per il rispetto delle misure anti-contagio, il numero dei positivi al Sars-CoV2 sale a 8, tra cui un primo guarito. La conta dei contagiati aumenta in un comune che, fino a poche ore fa, presentava un solo caso di contagio opportunamente isolato. Ma quanto accaduto era nell’aria. Già il 15 aprile, Pietro Caracciolo, il sindaco di Montalto Uffugo, in un suo intervento rivolto alla popolazione e pubblicato su FB, informava che la situazione, in quei giorni ancora da verificare, creatasi nella vicina Villa Torano, avrebbe influito sul numero dei contagi presenti nel territorio comunale.

Gli effetti di Villa Torano su Montalto Uffugo

La vicenda di Villa Torano non si è conclusa. La casa di riposo del cosentino, infatti, è al centro delle polemiche perché al suo interno si è sviluppato un notevole focolaio di Coronavirus. Attualmente sono 58 le persone positive al Covid-19 tra ospiti della struttura e personale sanitario, ma ancora oggi si attendono ulteriori risultati. Infatti, si è messa in discussione la validità dei primi tamponi effettuati e dai quali risultavano 67 positivi, tanto che l’Asp di Cosenza ha chiesto un secondo screening per le persone interessate e che allo stato attuale porta all’individuazione di cinquantotto casi positivi accertati. Nonostante l’ulteriore verifica, Villa Torano si conferma focolaio dell’infezione e i suoi effetti si estendono a Montalto Uffugo che è un comune limitrofo.

“Alcuni cittadini - denuncia il sindaco Pietro Caracciolo nella sua invettiva - nei giorni scorsi di Pasqua e del lunedì santo, contravvenendo alle regole imposte dal governo, dalle regione e dal comune, e soprattutto venendo meno a quelle dettate dal buonsenso, avrebbero fatto visita, pranzando con loro, ad alcuni pazienti dimessi da Villa Torano”.

Altre persone, afferma il primo cittadino nel video-denuncia, non potendo fare le tradizionali scampagnate pasquali, hanno pensato bene di riunire più famiglie, amici e condomini in un’unica abitazione, sulle terrazze e nei giardini condominiali. “Si tratta di una condotta criminale”, sentenzia il sindaco di Montalto Uffugo.

Il risveglio di Montalto Uffugo

Il numero dei contagiati cresce di 7 unità e gli effetti del giorno dopo, quello successivo alla notizia dell’incremento dei casi di coronavirus, si fanno sentire soprattutto a Santa Maria di Settimo, località alle porte del comune, dove c’è uno dei punti Conad più grandi della zona. Il piazzale del centro commerciale che ospita il supermercato è vuoto, ci sono poche auto e quasi nessuno in fila per l’accesso contingentato. La scena si ripete per la vicina pescheria che anche in questi giorni continua ad essere aperta, mentre è davvero limitato il numero delle auto che transitano in direzione di Taverna, località montaltese nota per le sue attività commerciali.