Emergono ancora piccanti particolari riguardo la storia di prostituzione minorile nel quartiere della Roma-Bene ossia i Parioli. Emergono nuovi messaggi via sms e via Whats App davvero inquietanti che rendono questa vicenda davvero molto brutta, turpe e scabrosa allo stesso tempo.

La 16enne lolita più svelta della sua amica 14enne, avrebbe indotto proprio quest'ultima a prostituirsi e a "rompere la verginità" per la somma di 100 euro. Ecco lo scabroso sms: "Porto la mia amica, è vergine. Cento euro più quattro grammi di cocaina e il taxi". Questo assunto ha portato all'arresto di Marco Galluzzo, imprenditore di 49 anni, accusato come Mirko Ieni, protettore delle ragazzine (peraltro già in carcere) di spaccio e induzione alla prostituzione.

Tra i piccanti sms resi noti e relativi alla situazione nella quale si erano messe le due ragazzine, si legge: "Ti porto la mia amica, ma è vergine però". L'altro,  rapito dalla notizia a sua volta chiede nell'sms se è a lui che potrà avere l'opportunità di essere il primo (in termini decisamente meno delicati), per poi insistere: "Allora?", "Dimmi", "Lei ci deve stare". La 16enne chiede quanto sia disposto l'uomo  a pagare e questi le scrive: "Vi do quello che tu sai e 100″. La ragazza: "Però ci dovresti dare almeno 4 di quello che tu sai". Riferendosi ai quattro grammi di cocaina.

Una storia nella quale anche le ragazzine sebbene "piccole" usano già un linguaggio da donne adulte e super-vaccinate.

Per la cronaca poi l'incontro fra la 14enne e l'uomo di 39 anni ebbe luogo in un noto albergo sull'Aurelia a Roma.

Le cronache riportano che la vicenda assume dei contorni ancora più scabrosi per il fatto che la maggior parte dei clienti era composta da uomini adulti per la stragrande maggioranza sposati e imprenditori facoltosi.

La storia è emersa fuori grazie alla madre di una delle due lolitine, meravigliata dalle grandi somme di denaro possedute dalla figlia e da alcuni suoi comportamenti aggressivi. Seguiremo come stiamo già facendo l'evolversi della turpe storia.