Nei giorni scorsi abbiamo informato i lettori della turpe storia di baby-prostituzione a Roma, nel quartiere dei Parioli, che ha coinvolto due ragazzine di 14 e 15 anni, adescate da clienti molto più grandi di loro. Adesso vengono svelati altri piccanti retroscena soprattutto grazie alla diffusione pubblica degli sms e delle conversazioni telefoniche fra la madre della 14enne lolitina e la figlia; ci sentiamo di definire tutta questa storia con un solo termine: penosa.

Una madre che "approfittava" della figlia poco più che ragazzina per accaparrarsi soldi inducendola senza mezzi termini alla prostituzione al fine di guadagnare sempre di più.

Nelle intercettazioni telefoniche, infatti, la madre si lamentò un giorno come tanti, che la figlia, ripetiamo di 14 anni, non si "muovesse" per guadagnare altri soldi. Quindi è fonte di inesattezza anche il nesso che voleva la donna ignara del giro di prostituzione minorile della figlia, ma consapevole solo di un giro di spacciatrice di droga della stessa.

Una storia familiare difficile, con una madre che non lavora e un marito che ha abbandonato il  figlio maschio malato, la  moglie e la figlia 14enne in uno stato di degrado e di abbandono.

"Senti un po’… ma tu che fai? Non te movi oggi?", dice al telefono la madre alla  figlia, il 7 ottobre scorso, come emerge dalle intercettazioni. "No ma’, perché sto male" risponde la ragazzina. 

"E come facciamo? Perché io sto a corto. Dobbiamo recuperà"- esclama la madre - mentre la ragazzina tenta di rassicurarla con queste parole: "Eh, mo domani vedo quello che posso fa’… Domani dopo scuola si vede, dai". Poi ancora la madre turpe chiede di nuovo: "Ma ce la facciamo a recuperarla questa settimana?" E la ragazzina come nulla fosse le risponde: "Ma come no, avoglia".

Questa lunga serie di rapporti sessuali alla fine inducono la figlia a non sopportare più l'andazzo scuola-prostituzione; la ragazza non riusciva più a conciliare le due cose, con i compiti da fare che male si pongono allorquando a quell'ora di pomeriggio la ragazza è intenta a dover soddisfare le voglie del cliente di turno, maggiorenne.

Allora la madre non scoraggiandosi avrebbe esortato la figlia a prendere una decisione, aggiungendo comunque che molto probabilmente l'avrebbe ritirata da scuola per continuare la "carriera" di lolitina.

A ciò la ragazza avrebbe detto, in una conversazione telefonica con la mamma: "Non mi puoi ritirare mamma, non c’ho sedici anni". A questa risposta la madre avrebbe dichiarato: "Apposta, allora ce devi andà". E la figlia: "Io voglio andarci, mamma, però non voglio andarci senza aver fatto i compiti".

Gli inquirenti stanno ancora indagando al fine di verificare se ci sono ancora altri colpevoli di questo losco giro di baby-prostituzione.