Una coppia di due uomini è stata ritenuta idonea a prendersi cura di un minore di 17 anni. Questa la decisione presa dai giudici del tribunale dei minori di Palermo, i quali hanno optato per l'affidamento del giovane ad una coppia gay, dopo aver preso esaminato attentamente le valutazioni positive degli psicologi e degli assistenti sociali del servizio affidi del Comune.

E non è il primo provvedimento di questo genere.

Infatti, nel novembre scorso anche il tribunale di Bologna aveva adottato una decisione simile, affidando una bambina di tre anni ad una coppia formata da due uomini. 

Decisioni, queste, che hanno scatenato un vespaio di polemiche e forti reazioni, soprattutto da parte di chi storce ancora il naso per questo tipo di aperture, considerate eccessive. 

Tuttavia, c'è da dire che nel gennaio dello scorso anno la Suprema Corte di Cassazione aveva sancito un principio di fondamentale importanza ovvero che 'un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia gay'. Ed ancora: '[Non vi sono] certezze scientifiche o dati di esperienza' [in grado di provare l'opposto].

In merito alla decisione dei giudici del tribunale dei minori di Palermo, Daniela Tomasino, presidente di Arcygay Palermo, ha commentato: 'Stiamo facendo passi da gigante, anche se mi sembra normale che due omosessuali vogliano aiutare qualcuno che sta vivendo una fase delicata dell'adolescenza. L'obiettivo è cambiare in meglio la vita quotidiana delle persone,  e in questo senso il parlamento nazionale è più indietro rispetto a tante realtà locali, non garantendo pari dignità a tutti i cittadini. Questa è la cosa più grave'.