Un'ennesima tragedia sconvolge il nostro paese, una storia che anch'essa ha dell'incredibile: protagonista, mamma e figlie. La donna aspettava i militari sul pianerottolo di casa dopo aver massacrato a coltellate le sue tre figlie: Sidni, 3 anni, Kesi 10 anni e Simona 13 anni, rispettivamente uccise all'alba di ieri, dopo aver tentato anche il suicidio. "Le ho uccise per non dare a loro un futuro disperato", ha raccontato la donna agli inquirenti.



Edlia Dobrushi, 38 anni, si era separata da poco con il marito, e proprio ieri sera lo stesso era ripartito per l'Albania, paese d'origine della giovane coppia, genitori delle tre creature lasciate senza vita nella propria abitazione. A dare l'allarme sono stati alcuni vicini di casa, che svegliati dalle grida che provenivano dalla abitazione della famiglia albanese, hanno allertato le forze dell'ordine, che giunti nel piccolo appartamento, in un condominio popolare a Lecco, si sono ritrovati davanti una scena agghiacciante, le tre bambine uccise sul lettone matrimoniale, ricomposte dalla madre dopo aver commesso l'efferato omicidio, e lei, sul pianerottolo di casa con ferite da arma da taglio sul tutto il corpo, specie all'addome e al collo, in evidente stato di choc.



Tutto è iniziato dopo una formale separazione, lo scorso settembre e a febbraio i due coniugi avevano firmato in tribunale la separazione ufficiale, portando l'uomo a separarsi dalla sua famiglia vivendo in casa di suo fratello a soli 300 metri dalla propria abitazione dove l'uomo si recava per far visita alle bimbe, provvedendo anche al loro mantenimento. Operaio metalmeccanico viveva da circa 15 anni in Italia integrato normalmente, Bashkim aveva preso una settimana di ferie per recarsi dall'anziana madre in Albania per spiegare a lei e a tutti i parenti le motivazioni della separazione con la moglie, accusandola di essere in un forte stato di depressione presentando delle lievi forme di squilibrio, ma mai nessuno poteva pensare ad una tragedia del genere.