E' apparsa il 4 marzo sul portale Leggo.it  la notizia di un padre di famiglia, probabilmente con problemi di alcol e, come aggravante, anche problemi psicologici, che ha ucciso i suoi tre figli, rispettivamente di un anno, tre anni, cinque anni e sette anni.

I primi pare siano stati brutalmente uccisi a colpi di martello in casa, insieme a sua moglie. Mentre l'ultimo dei bambini, il primogenito, è stato gettato dall'undicesimo piano, dove si trovava l'abitazione.

Le immagini visibili sono traumatizzanti, ma è soprattutto scioccante il video dell'avvenuto.

Per quanto ciò che è avvenuto dentro le mura domestiche sia invisibile, il vedere un bambino che viene sbattuto a terra e riesce a muoversi un'ultima volta... non lascia di certo indifferenti.



A proposito del video, ci si porge qualche domanda sul fatto che abbia l'autoplay, in quanto le immagini sono davvero molto cruente e crudeli, senza nessun tipo di censura. Sicuramente un'informazione chiara e limpida, in questo modo, ma di certo è abbastanza... duro, da reggere.

Il padre di famiglia, dopo aver compiuto la strage, decide di porre fine anche alla sua vita, e si getta anche lui dall'undicesimo piano, atterrando vicino a un passante che cercava di capire se il bambino di sette anni era ancora vivo.

Disgrazie che ci si chiede come possano ancora avvenire, in un mondo "civile come il nostro", in un mondo dove ormai avremmo dovuto capire che possiamo risolvere tutto, ma non la morte. Quelle persone non torneranno mai in vita e la distruzione di un'intera famiglia per i problemi di un singolo non è tollerabile. Né ora, né mai.

E' un concetto che ci viene ancora troppo difficile da capire, ma mentre i nostri occhi si volgono indifferenti da un'altra parte, cinque persone sono morte. Cinque. Un intero nucleo familiare.

Di certo il 36enne Nuria Duran ha sconvolto l'opinione pubblica in questo momento, ma non si sa quanto possa andarne fiero. Per inciso, è sconsigliata la visione del video che potete trovare sul web se siete persone sensibili.