È attesa per questi giorni, sul sito della fondazione Doppia Difesa, la proposta a tutela delle donne di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno. Le due amiche, entrate in sintonia ai tempi in cui la Hunziker visse in prima persona la nuova fenomenologia dello stalking, hanno negli anni consolidato un rapporto che sta proponendo interessanti soluzioni in merito alla problematica femminile di cui spesso si sente parlare.

La loro proposta, mirata alla tutela della donna, è molto semplice e ambiziosa: stipendiare le casalinghe garantendo un reddito minimo a tutte quelle donne che decidono di dedicarsi alla famiglia.

L'idea nasce per contrastare la pericolosità della situazione a cui sono esposte alcune donne e per contribuire sensibilmente all'indipendenza di tutta quella fascia di popolazione che per vari motivi non ha possibilità di mandarsi avanti autonomamente e deve di conseguenza dipendere da qualcun altro.

Il loro messaggio è forte e chiaro, la loro determinazione ammirevole. Il passaggio dalla teoria progettuale alla concreta realizzazione, che sarebbe a tutti gli effetti una proposta di legge da valutare e rendere operativa, non è di certo tra i compiti più semplici, soprattutto in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando. A riguardo le due donne non nascondono la loro scetticità su un possibile risultato di successo e manifestano chiaramente un pensiero di sconforto sia sull'operato del precedente governo Letta che sulle nuove variazioni introdotte dal governo Renzi.

Il motivo di questo loro sconforto è dovuto al feroce chiacchierio che tanto di moda sembra essere e il continuo ripetersi dei fenomeni di violenza. Vorrebbero che oltre all'inasprimento delle pene e al costante impegno nel combattere ogni tipo di abuso ci fosse anche un forte segnale di interesse alla prevenzione, non più soltanto intervenire a giochi fatti ma far sì che il torto e l'inevitabile cicatrice possano essere evitati.