A pochi giorni dall'8 marzo si è verificato ancora, purtroppo, un altro caso di femminicidio. Si è consumato questa mattina a Segni, in provincia di Roma. Un uomo ha ucciso la moglie a martellate davanti agli occhi dei loro due bambini. Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, pare siano stati propro i figli della coppia, la quale era in procinto di separarsi, a dare l'allarme, telefonando ad alcuni parenti, i quali, a loro volta, avrebbero chiamato i soccorsi.
La donna è stata subito trasportata in ospedale, dove è deceduta poco dopo l'arrivo: troppo il sangue perso per i ripetuti colpi alla testa.
Il marito, sottufficiale dell'Aeronautica Militare, si è costituto al Commissariato di Colleferro, dopo aver tentato la fuga. È stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario e ora sarà interrogato dai magistrati. Il motivo scatenante del folle gesto sarebbe stato un violento litigio nato tra i due che, a causa dell'imminente separazione, non vivevano più nella stessa casa. L'uomo si è presentato nell'abitazione della vittima per prendere alcuni oggetti personali, ma subito la situazione si è fatta tesa, facendo nascere la tremenda lite nella quale la donna, un'insegnante, ha perso la vita.
Non è passato molto tempo prima che si tornasse a parlare di femminicidio. Solo una settimana fa infatti, in concomitanza della festa della donna erano state uccise tre donne: Silvana Spaziali, 46 anni, Assunta Sicignano, 43 anni, Ofelia Bontoiu, 28 anni. Uccise brutalmente dai loro compagni o e dai loro ex per futili motivi. Sale il bilancio delle donne vittime di femminicidio: solo a marzo ne sono state uccise sette.