Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi, è stato arrestato insieme ai fratelli Giovanni e Antonio.

L'indagine della procura di Napoli, partita nel 2011, riguarda le aziende di distribuzione di idrocarburi dei fratelli Cosentino, ed ha portato alla contestazione dei reati di estorsione, concussione, illecita concorrenza e riciclaggio, aggravati dal metodo mafioso.

L'ordinanza di custodia cautelare riguarda altre 13 persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli del boss dei casalesi Michele, ai quali il provvedimento è stato notificato in carcere in quanto già detenuti.

L'indagine

Secondo quanto emerso dall'inchiesta, i Cosentino avrebbero impedito la creazione di impianti di distribuzione da parte della concorrenza, grazie ad atti amministrativi illeciti, ottenuti con metodi coercitivi, dal comune di Casal di Principe e dalla Regione. I funzionari firmatari degli atti risultano anch'essi destinatari del provvedimento restrittivo.

L'aggravante del metodo mafioso deriva dai rapporti intrattenuti con il clan dei Casalesi, accertati da intercettazioni ambientali, i quali avevano dato disposizioni ai propri affiliati affinché non venissero effettuate estorsioni ai danni delle aziende dei Cosentino.

Chi è Nicola Cosentino

Cosentino ha toccato il vertice della sua carriera politica con la nomina a sottosegretario dell'Economia nell'ultimo governo Berlusconi.

Nomina arrivata grazie ai risultati ottenuti come coordinatore regionale del PdL in Campania, un catalizzatore di oltre 1 milione e 600 mila voti che ha portato in parlamento 38 deputati e 14 senatori.

Col successo politico sono però arrivate anche le inchieste per associazione camorristica e, con la caduta del governo Berlusconi, la perdita dello scudo parlamentare e la prima esperienza del carcere.

Le indagini che lo hanno coinvolto, non ancora concluse, riguardano il voto di scambio e l'utilizzo di capitali illeciti nella costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe.

Negli ultimi mesi, Cosentino stava cercando di riprendere il discorso politico con la creazione di Forza Campania, da molti considerata una creatura di Forza Italia, con la quale ottenere la candidatura alle europee per sé o per qualcuno dei suoi uomini.

Ora, il progetto di Forza Campania dovrà essere rivisto e sarà difficile per l'ex onorevole parlare ancora di una persecuzione orchestrata con le parole di pentiti inaffidabili.