Anche oggi si registrano morti nel Mediterraneo, ancora non disponiamo di dati certi ma, a quanto comunica la Capitaneria di porto italiana si è rovesciato un barcone su cui viaggiavano circa quattrocento migranti a cento miglia dalle coste di Lampedusa e cinquanta da quelle libiche.

L'intervento della Marina

La marina italiana, dietro le direttive del operazione "Mare Nostrum", si è immediata mobilitata per il recupero e la messa in sicurezza dei naufraghi. Secondo i primi dati trasmessi dalle autorità i cadaveri recuperati dalle moto vedette della Guardia costiera sono sette, ma le operazioni sono solo all'inizio.

Al momento le persone tratte in salvo dalle acque sarebbero oltre duecento. Ad avvertire le autorità marittime italiane che hanno nell'immediato mobilitato la fregata Grecale e il pattugliatore Sirio, della Manina militare Italia, che anche ieri sono stati protagonisti al largo delle coste libanesi. La Marina militare comunica che "l'elicottero del Grecale è decollato per recarsi nel più breve tempo possibile sul luogo".

Gli sbarchi degli ultimi giorni

Negli ultimi giorni il flusso migratorio verso le coste del Sud Italia sta vertiginosamente incrementando, solo nella giornata di ieri circa quattrocento migranti di origine siriana sono sbarcati a Trapani, tra cui quaranta bambini, invece diversa sorte e toccata alle quaranta vittime del barcone affondato al largo di Tripoli. La situazione si mostra sempre più critica anche dopo le dichiarazioni, dello stesso ministro dell'Interno libanese, di lasciar partire indisturbati i flussi migratori dalle coste della Libia.