Sono tantissime le persone radunate nei pressi della miniera a Soma, in Turchia, in cui 232 minatori sono rimasti intrappolati a quasi un chilometro di profondità in seguito ad un'esplosione e al successivo incendio sviluppatosi nelle gallerie.

L'incendio, che è scoppiato nella miniera pare a causa di un corto circuito in un trasformatore che ne ha provocato l'esplosione, è ancora attivo e la quantità di fumo che esce dalle gallerie è impressionante. Il fuoco e il fumo impediscono ai soccorsi di entrare in azione.

Uno dei pochi minatori che è riuscito per miracolo ad uscire dalla miniera subito dopo l'incendio, ha raccontato di un vero e proprio inferno, spiegando che con la quantità di fumo che ha invaso le gallerie diventa davvero difficile pensare che ci possano essere dei sopravvissuti dopo tante ore all'interno della miniera.





I funzionari del Governo, nel frattempo, spiegano ai media non senza imbarazzo e dolore che le probabilità di ritrovare vivi i minatori diminuiscono col passare del tempo.

All'esterno le famiglie dei minatori e tantissime persone di Soma si sono radunate in preghiera. Sperano che possa ripetersi il miracolo già accaduto a San José, in Cile, dove 33 minatori dati ormai per spacciati, furono invece ritrovati vivi e salvati a giorni di distanza dal crollo di una galleria della miniera in cui lavoravano.



Intanto il tempo passa ed il numero dei minatori che mancano all'appello cresce drammaticamente ora dopo ora. Il numero di 232 minatori dispersi potrebbe quindi non essere definitivo.