Sara Tommasi l'aveva detto più volte di essersi ritrovata protagonista di un film hard contro la sua volontà, ma in pochi le avevano creduto. Ora, dopo un processo con rito abbreviato richiesto dall'imputato, comincia forse a venire a galla la verità. Giuseppe Matera, produttore della pellicola 'Confessioni private', è stato condannato a 2 anni e 10 mesi di carcere dal Gup del Tribunale di Salerno per concorso in violenza sessuale di gruppo per induzione.

Il produttore si trovava già agli arresti domiciliari, ma poteva usufruire di un permesso giornaliero per seguire le attività della sua azienda. Il giudice ha condannato Matera a pagare anche i danni morali a Sara Tommasi. Quest'ultima, una volta divulgato il film a luci rosse, denunciò immediatamente una serie di persone che, secondo la sua versione, l'avevano convinta a consumare della cocaina e poi inconsapevolmente l'avevano resa protagonista di una pellicola vietata ai minori.

Oltre a Giuseppe Matera, infatti, verranno sottoposti a processo anche il manager Vincenzo Di Federico, il regista Alessandro Occhiobuono e gli attori Pino Igli Papali e Fausto Zulli. Queste persone si presenteranno in tribunale il 18 giugno, dato che, a differenza del produttore, non hanno richiesto il rito abbreviato. Durante quest'udienza verrà ascoltata, in forma protetta, pure Sara Tommasi. La pena nei confronti di Matera è stata ridotta proprio perché ha chiesto il rito abbreviato. Oltre a lui, agli arresti domiciliari si trova anche Vincenzo Di Federico, mentre gli altri denunciati sono in libertà.