Nel giorno del 34esimo anniversario della strage di Ustica, il governo francese decide di incrinare il muro di silenzio sulla guerra aerea combattuta nei cieli del Mediterraneo il 27 giugno del 1980 che ha causato l'abbattimento del DC9 dell'Itavia.

Il presidente francese François Hollande ha tolto sulla vicenda il segreto di Stato, sulla scia di quanto fatto dal premier italiano Matteo Renzi due mesi fa, consentendo alla Procura di Roma di risalire all'identità di 14 militari dell'aviazione francese che erano in servizio alla base di Solenzara, in Corsica.

La "pista francese"

L'interrogatorio ha consentito di smentire la versione finora sostenuta dai transalpini, secondo la quale, quella sera, gli ultimi aerei rientrarono alla base alle 17, molte ore prima della scomparsa del DC9 dai radar.

La circostanza aggiunge credibilità all'ipotesi accreditata per primo dall'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga nel 2007, secondo il quale l'aereo civile fu abbattuto nel corso di una battaglia scatenata dai francesi per abbattere un aereo libico sul quale si riteneva viaggiasse il colonnello Gheddafi.

La disponibilità delle autorità francesi ad aprire i loro archivi costituisce l'occasione per togliere il velo a 34 anni di bugie ed accertare le responsabilità sulla morte degli 81 passeggeri del DC9 e capire se ci sono collegamenti con altri misteri italiani.

Misteri e strani incidenti

E' il caso di misteriosi suicidi e della dimenticata sciagura di Ramstein, in Germania, dove, nel 1981, un incidente durante un'esibizione delle Frecce Tricolori causò 67 vittime, tra cui i due piloti Ivo Nutarelli e Mario Naldini che erano stati chiamati dai magistrati per dare spiegazioni in merito ad un allarme lanciato mentre erano in volo per rientrare alla base di Grosseto proprio nell'ora in cui avvenne la tragedia.

Sulla svolta si è pronunciato il Presidente Giorgio Napolitano che in una lettera all'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica nell'anniversario della strage sollecita a "compiere ogni ulteriore sforzo, anche sul piano internazionale, perché si giunga all'accertamento della verità".