Ancora incertezze sulla tregua umanitaria tra Hamas e Israele. Dopo il tragico avvenimento di ieri in cui quattro bambini hanno perso la vita nella spiaggia di Gaza, uccisi dai proiettili sparati da una motovedetta israeliana, l'Onu ha richiesto insistentemente un accordo di pace. Ma rimangono ancora seri dubbi sull'avvio della trattativa di pace. Manca ancora l'ok bilaterale delle parti in guerra per la tregua umanitaria, che dovrebbe scattare domani mattina all'alba, alle ore 6 (5 italiane), valida per l'intero territorio della Striscia di Gaza.

Il tavolo delle trattative è tuttora in corso in Egitto, nella capitale di Al Cairo, dove si sono recati i rappresentanti di Hamas e Israele per discutere sul cessate il fuoco.

Israele ha accettato la richiesta dell'Onu sull'armistizio temporaneo, mentre Hamas si mantiene più cauto dichiarando di non aver ricevuto ancora nessuna informazione ufficiale, sebbene confermino i progressi fatti nei negoziati. Hamas non conferma i razzi lanciati che sono stati lanciati ieri, un attacco che avrebbe potuto far saltare i negoziati di pace. Le delegazioni ebraiche precisano che l'intesa è stata convalidata solo dai negoziatori di Israele, che sono rientrati nella capitale di Tel Aviv per ricevere istruzioni sulle cinque richieste avanzate da Hamas per avviare la tregua umanitaria.

Le richieste di Hamas. Le trattative non sembrano arrivare ad un punto di conclusione. Anche se la richiesta della tregua, richiesta con insistenza dall'Onu e accettata da Israele, i rappresentanti di Hamas non intendono cedere fin quando non saranno garantiti 5 punti fondamentali. La Palestina chiede la liberazione di 54 prigionieri catturati, il libero accesso al porto di Gaza, frontiere libere ai confini tra Israele e la Striscia di Gaza, riapertura dei sigilli del valico di Rafah con lo stato egiziano con annesse garanzie internazionali, e in ultimo la possibilità per i fedeli musulmani di riunirsi in preghiera nella moschea di Al Aqsa di Gerusalemme.

Hamas non conferma. E ancora Hamas non conferma il lancio di missili sul territorio israeliano che avrebbe potuto compromettere l'accordo bi-partisan di pace, seppur temporaneo. I militari di David infatti hanno denunciato come poco dopo l'entrata in vigore della tregua, circa due ore dopo, sono stati lanciati dei razzi da Hamas, che comunque non conferma l'attacco.