Ennesimo scandalo sulla Asl di Foggia messo alla luce dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese. Presso l'ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia veniva acquistato del disinfettante specifico per sale operatorie, che normalmente sul mercato viene venduto per 90 euro, ad un prezzo assurdo: 1.900,00 euro per ogni flacone, pari ad una spesa complessiva di 2,5 milioni di euro per 1200 flaconi. L'ordine originario era partito da un acquisto di 90 confezioni, per le quali sarebbero bastati appena 80 mila euro, poi sulla base di una catena assurdamente perversa, corredata da regali, viaggi e tangenti, la spesa ha assunto proporzioni enormi e ingiustificate.

Nell'indagine della Guardia di Finanza, guidata dalla Procura di Foggia, è venuta fuori una voce di spesa ancora più assurda: ordini falsi mai autorizzati per una spesa di 1,5 milioni di euro, regolarmente pagati con i soldi versati dai contribuenti.

L'operazione ha portato all'arresto di 7 indagati tra imprenditori e pubblici funzionari dell'Azienda Ospedaliera; tutta la documentazione prodotta dagli inquirenti sarà consegnata al Gip entro il 24 settembre prossimo. La prima persona ad essere coinvolta nella vicenda è l'imprenditore Ettore Folcando che era già stato attore principale in un'altra vicenda nel Molise denominata "Black Hole", in quel caso Folcando ha patteggiato asserendo che era stato evidentemente truffato dal rivenditore.

Il funzionario della Asl che sarebbe stato l'artefice principale dello scandalo economico risponde al nome di Nazario Di Stefano, il quale avrebbe avuto la piena libertà ed autonomia per compiere i predetti atti delittuosi in qualità di coadiutore amministrativo. Durante l'interrogatorio davanti al Pubblico Ministero, il Di Stefano ha dichiarato di aver agito su disposizione dei capi servizio ed ha ammesso di aver ricevuto tangenti per sé, per Granatiero Raffaele, De Francesco Romolo e Savino Inchingolo, questi ultimi però a loro volta hanno preso le distanze dalle dichiarazioni di Di Stefano, dichiarandosi estranei alla vicenda.