Secondo l'Ansa ben 20000 Yazidi sono riusciti a salvarsi dalla trappola mortale che gli jihadisti dello Stato islamico gli avevano teso bloccandoli per vari giorni sulle montagne del Sinjar, nell'Iraq. La buona notizia è stata riportata da esponenti curdi attraverso l'Afp. Al-Jazira, a sua volta, ha reso noto che i curdi avevano annunciato l'apertura di un corridoio per garantire la salvezza degli Yazidi. Dunque, questi ultimi hanno trovato prima rifugio in territorio siriano e poi avrebbero iniziato il rientro nel Kurdistan iracheno grazie alle stesse scorte armate curde.

Ma una domanda che dovremmo porci è: chi sono gli Yazidi? Probabilmente pochissimi avranno avuto conoscenza di loro prima dei terribili eventi che li hanno portati alla ribalta internazionale.

Breve storia

Sinjar, che recentemente è divenuta tristemente nota perché occupata dalla milizie jihadistie dell'Isis, è una città irachena che si trova a poca distanza dalla frontiera siriana. La città è la sede principale degli Yazidi che sono una popolazione di origine curda che pratica un'antichissima religione pre-islamica che, storicamente, deriva dall'ancora più antico culto dello zoroastrismo. La religione degli Yazidi è perciò uno dei più antichi culti databile anche sino a 4000 anni di storia.

E stiamo parlando di una religione che, essendo praticata su un'estensione territoriale che copre parte dell'Iraq, della Siria, della Turchia, della Georgia, dell'Armenia e dell'Iran, viene praticata da almeno mezzo milione di persone. Caratteristica principale è che gli Yazidi adorano un angelo decaduto, che sarebbe identificato col demonio e l'immagine che lo rappresenta è il pavone.

Nella loro religione esistono Khoda, dio buono della luce e Auz-Melek, il dio-pavone cattivo che seguaci di altri culti religiosi considerano il demonio. Per questa impostazione religiosa sono stati denominati adoratori di Satana, le cui conseguenze sono state l'aver subito gravi persecuzioni mortali. Al contrario ci troviamo di fronte ad un popolo pacifico vittima della violenza fanatica di chi è totalmente intollerante verso chi ha convinzioni diverse.

Gli Yazidi adorano il sole, credono nella trasmigrazione delle anime e praticano l'antico rito della circoncisione. Il loro testo sacro si chiama Libro della rivelazione, e anche Libro nero. In esso è scritto che il creato è stato fatto da sette dei. Nel concetto religioso degli Yazidi si sostiene l' inutilità nell'adorare il dio buono in quanto ispiratore di soli sentimenti positivi, mentre è indispensabile offrire doni e pregare il dio cattivo per spegnere tutta la malvagità che è capace di scatenare. E' per questa ragione che il 10 agosto di ogni anno si svolge a Saadli, sulle montagne irachene del Jabel Sinjar, una processione durante la quale gli adepti si flagellano il corpo allo scopo di offrire tutte le loro sofferenze al dio cattivo Auz-Melek. Infine è da ricordare il nome di Adi Ibn Musafir. Trattasi del loro santo deceduto nel 1163 e sulla cui tomba, collocata a Saadli, restano sempre accesi due fuochi in suo onore.