Gli appassionati di Cinema e non solo piangono ancora la scomparsa dell'attore istrionico Robin Williams, trovato privo di vita come noto nella sua casa a Tiburon, California, per soffocamento, a 63 anni. Le indagini hanno confermato il suicidio, mentre sulle motivazioni che lo hanno spinto al tragico gesto c'è ancora un dibattito in corso. Alimentato in queste ore da nuovi retroscena da parte di persone "a lui molto vicine". Fino ad oggi l'ipotesi che ha prevalso è che l'attore lo abbia fatto perché soffriva di Parkinson, una patologia degenerativa che Williams non avrebbe accettato.

Come noto, la star di Hollywood soffriva da tempo di depressione, un malessere che lo ha inghiottito portandolo ad aumentare il proprio abuso di alcool e droga, che si portava con sé dagli anni '80. Secondo alcuni conoscenti la vera causa che lo ha spinto a soffocarsi è stata "una profonda depressione dovuta alla cancellazione della sua sitcom per la televisione "The Crazy Ones", per lui è stato come un fallimento personale". Williams stesso avrebbe giustificato le proprie gravi crisi depressive lamentandosi degli anni che passano e dei ruoli cinematografici destinati a farsi via via sempre più rari e meno importanti, citando come esempio anche quello del collega sul set Robert De Niro. Per il proprio stato d'animo, che secondo i ben informati lo tormentava da cinque mesi, l'attore era entrato nel centro di recupero Hazelden Addiction Treatment Center il mese scorso.

In effetti se si guarda la sua carriera, gli ultimi film degni di nota sono Insomnia, in cui riveste il ruolo di un assassino, e One Hour Photo, in cui interpreta un commesso di un centro fotografico, ossessionato dal proprio lavoro; il quale, dopo essere stato licenziato, perde la testa. Questi film risalgono al 2002. Le pellicole successive lo hanno visto ricoprire ruoli marginali o magari da protagonista, ma in film che poi si sono rivelati un flop. Nulla a che vedere con i grandi successi degli anni '80-'90, che ci hanno regalato un Williams capace di farci ridere e piangere, sognare e riflettere. Oggi, il suo gesto, ci fa solo piangere.