Non si sa come abbia fatto Jessica Arrendale, 33 anni, ad avere la lucidità di lasciar scivolare la figlia nel water e chiudere la tavoletta per proteggerla dalla furia omicida del compagno che le aveva appena sparato in testa. Dopo pochi secondi da quel gesto eroico, la donna si è accasciata sul water ed è morta, riuscendo però a donare la sopravvivenza alla sua bimba. La tragedia è avvenuta nei sobborghi di Atlanta, Stati Uniti, dove la bella Jessica è rimasta vittima del compagno Antoine Davis, 30 anni, che tutto ad un tratto si è trasformato nel suo boia. Jessica e Antoine erano una coppia già da un po' di tempo: lui era un ex marine che aveva compiuto una missione in Iraq, un matrimonio fallito dal quale aveva avuto due figlie di 9 e 10 anni; lei era una bellissima donna, bionda con occhi chiari e un cuore molto generoso come ha dimostrato fino agli ultimi istanti della sua esistenza. Circa un anno fa entrambi decisero di crearsi una famiglia e a coronare la loro felicità arrivò proprio la nascita della figlia. Jessica era felice per quell'amore che stava vivendo e per l'arrivo della figlia, mentre Antonine da un po' appariva rabbuiato, devastato da una forma di depressione che l'aveva fatto cadere nel tunnel dell'alcool.

E la notte in cui ha deciso di porre fine alla vita sua e della sua famiglia era ubriaco. Tutto è scaturito da un litigio in automobile avuto con Jessica mentre stavano rientrando a casa. Una volta giunti all'interno dell'appartamento, il 30enne è passato dalla lite verbale all'aggressione fisica. Si è armato di una mazza da baseball e si è scagliato sulla compagna colpendola più volte. Jessica ha preso in braccio la figlia e ha cominciato a correre mentre l'uomo la colpiva sempre più forte, fino a quando non ha trovato rifugio nel bagno. A questo punto, Antoine, completamente fuori di sé, ha preso il suo fucile, ha sfondato la porta del bagno e, con estrema precisione da marine, ha sparato un solo colpo mortale alla compagna. E qui Jessica ha compiuto il suo atto di eroismo. Già ferita dai colpi di mazza da baseball e raggiunta da una fucilata in testa, non si sa come, la donna ha trovato la forza per lasciare scivolare la figlia nel water, chiudere la tavoletta e gettarsi col corpo su di essa per proteggere la bimba di appena 6 mesi dal padre assassino. Così è morta, difendendo la vita della piccola figlia. Nel frattempo, i vicini di casa avevano chiamato la polizia che, dopo 12 ore di stallo, ha fatto irruzione in casa e ha trovato anche Antoine morto: l'uomo, infatti, aveva rivolto il fucile verso di sé e si era ucciso. Poi, una volta giunti in bagno, i poliziotti hanno trovato Jessica morta, ma la bambina era ancora viva all'interno del water, anche se in ipotermia.

Portata in ospedale, la piccola si è salvata: i medici hanno riscontrato un trauma cranico forse riportato quando la mamma l'ha chiusa nel water o quando il padre l'ha colpita con la mazza da baseball. Gli agenti che hanno trovato il cadavere di Jessica hanno spiegato che, rispetto alla dinamica dell'omicidio, si trovava in una posizione completamente innaturale: evidentemente l'amore materno le ha dato quell'ultimo barlume di vita necessario per muoversi, nonostante le avessero sparato in testa, e proteggere la sua bambina da morte sicura.