La vicenda di Ghoncheh Ghavami, ragazza di 25 anni anglo iraniana, che in questi giorni sta facendo il giro del mondo, inizia il 20 giugno scorso. In Iran è in corso la World League di volley, in programma a Teheran c'è Iran-Italia (che dal punto di vista tecnico farà registrare la netta affermazione della nazionale iraniana che travolge gli azzurri 3-0). Quel giorno il palazzetto dello sport della capitale iraniana è gremito da 13.000 spettatori, tutti uomini, perché la legge di carattere religioso in Iran vieta di assistere a spettacoli pubblici in maniera promiscua, non solo il volley, per il quale si era scontrato con la Federazione iraniana contro il divieto alle donne di assistere alle partite anche Julio Velasco, ai tempi in cui ha allenato la nazionale iraniana.

Ghoncheh si reca al Palasport insieme a una dozzina di altre attiviste, con l'intenzione di protestare contro il divieto alle donne di assistere ai Mondiali di Pallavolo a Teheran, e più in generale contro la discriminazione femminile in atto in Iran, un Paese complesso dove si possono incontrare donne velate con chador scuri insieme a ragazze con minimi foulard dai colori vivaci e i capelli fuori. La venticinquenne dalla doppia cittadinanza, inglese e iraniana, viene bloccata fuori dal tempio dei campioni d'Asia di pallavolo, mentre con altre attiviste srotola una striscione di protesta.

E' arrestata dalla polizia di Teheran, una città, la capitale iraniana, che viaggia parallelamente tra modernità e khomeinismo, dove si può prendere un modernissimo treno come a Londra o Berlino, ma con gli scomparti separati, vagone uomo e vagone donna… Rilasciata nella stessa giornata, gli sono trattenuti alcuni oggetti personali, che la ragazza qualche giorno dopo si reca alla polizia per recuperare, ma non riesce a farlo perché arrestata e trasferita nel tristemente famigerato carcere di Evin.

Prolungata di due mesi la condanna i genitori di Ghoncheh, inizialmente contrari a divulgare la notizia, sperando in una soluzione rapida della questione, sono ora molto preoccupati, e lanciano su facebook una campagna in favore di Ghoncheh, sostenendo che la ragazza è stata tenuta per 41 giorni in isolamento senza accuse formali e senza poter vedere un avvocato.